Parlare da soli a voce alta rende più intelligenti

Gli esperti sono convinti che molto probabilmente chi parla a voce alta, da solo, ha un'intelligenza superiore alla media. C'è chi lo fa per abitudine.

Parlare da soli a voce alta rende più intelligenti

Più di qualche persona ha l’abitudine di parlare a voce alta, senza che nessuno la stia ad ascoltare. Il timore che questa abitudine non sia sana è smentito dalla scienza che conferma che “chi parla da sola gode di un’ottima salute mentale” si legge nella pagina di psicologia di dilei.it.

La credenza popolare, fino a qualche tempo fa, definivapazzi’ coloro che venivano scoperti a parlare da soli, temendo fosse “un bisogno di comunicazione inespresso“, si legge sempre nello stesso articolo, come “un grido di aiuto verso l’esterno” che chi lo udiva doveva saper cogliere la solitudine di queste persone e correre in aiuto interagendo con esse.

Non tutti quelli che parlano con se stessi dicono cose strampalate, in molti casi infatti il parlottare è un modo per organizzare il pensiero e fare un po’ di ordine nella mente. Questa modalità è una caratteristica comune a tutte le persone che hanno una personalità estroversa, che per raggiungere l’equilibrio hanno bisogno di stimoli sensoriali.

La psicologia chiama “discorso auto-diretto o egocentrico” il comunicare con se stessi, modo tipico e normale nel processo di crescita dei bambini. Di solito nei piccoli si verifica questo dialogo a voce alta con se stessi durante il gioco, fase che generalmente si supera crescendo.

Due psicologi famosi, Daniel Swigley dell’Università del Wisconsin e Gary Lupyan dell’Università della Pennsylvania, dopo una serie di esperimenti si sono persuasi che le persone che parlano da sole, a voce alta, sono più intelligenti rispetto alla media. L’esperimento decisivo per confermare la loro tesi ha messo alla prova un gruppo di persone; tutte dovevano comprare alcuni articoli al supermercato, elencati a voce una sola volta, a nessuno è stata data una lista scritta dei prodotti da acquistare. I partecipanti che hanno ripetuto a voce alta le cose da ricordare, mentre le cercavano tra gli scaffali, hanno ottenuto un risultato migliore. 

Il ripetere ad alta voce rende più facile l’elaborazione dei dati immagazzinati nel cervello orientando in questo modo il processo cognitivo, cosa che sperimentano continuamente gli studenti.

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