Parassita letale per l’uomo. È allarme in Sardegna per cinghiale positivo alla trichinella

In Sardegna un cinghiale è risultato positivo alla trichinella, un parassita particolarmente dannoso per la salute dell'essere umano. Ecco come avviene il contagio.

Parassita letale per l’uomo. È allarme in Sardegna per cinghiale positivo alla trichinella

Notizie non proprio positive arrivano dalla Sardegna, nella quale un cinghiale è risultato positivo alla trichinella. Si tratta di un parassita molto pericoloso. I prelievi sono stati effettuati da alcuni veterinari e sono stati analizzati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale.

Il cinghiale era stato abbattuto ad Oliena, nelle vicinanze di Neosula, e la mappa dei posti in cui c’è rischio di trichinella tra maiali, cinghiali e volpi è stata aggiornata, in quanto includeva solo alcune zone del territorio di Orgosolo.

La trichinella è ritenuta pericolosa perché, se non curata in tempo, può essere contagiosa anche per l’uomo. Nei casi peggiori, il parassita può portare anche alla morte. Queste informazioni sono state rilasciate direttamente dal responsabile dell’Izs di Nuoro.

Cinghiale con trichinella: controllare la provenienza delle carni

L’appello che si diffonde è quello di controllare la provenienza della carne che si acquista nei supermercati e accertarsi che sia verificata, in quanto solo questo tipo di carni hanno superato i controlli sanitari con esito negativo per quanto riguarda eventuali parassiti e batteri. L’avviso è rivolto, però, anche ai cacciatori che sono invitati a raccogliere e consegnare i campioni degli animali abbattuti per consentire le corrette verifiche da parte degli organi competenti.

I primi sintomi legati al contagio da trichinella riguardano l’intestino. Successivamente, se non curata in tempo, la malattia degenera e raggiunge i muscoli. Il contagio avviene esclusivamente per via alimentare, dunque l’unico modo per contrarre tale patologia è consumare carne cruda o poco cotta di animali che erano stati precedentemente infettati da trichinella.

I sintomi classici riguardano diarrea, vomito, febbre, dolori muscolari, e simili. Dunque, inizialmente, può sembrare una normale influenza, ma in realtà è ben più grave e, come già detto, è necessario intervenire in tempo per prevenire il peggio. Al momento non sono stati segnalati contagi umani, però, l’allerta è alta.

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