Obesità: le persone “grassottelle” tendono a vivere di più

E' stato sfatato il mito secondo cui le persone più magre non incorrano in problemi di salute: un test fatto su oltre 10mila persone ha dimostrato come chi ha qualche chilo in più, abbia una vita più longeva. Lo chiamano il paradosso dell'obesità

Obesità: le persone “grassottelle” tendono a vivere di più

Spesso si pensa che i magri vivano più a lungo e che siano a rischio in maniera minore rispetto alle persone più grassottelle. Ebbene, tutto ciò non è assolutamente vero: gli scienziati lo considerano il “paradosso dell’obesità” secondo cui le persone magre potrebbero incorrere in malattie cardiache e morire prima rispetto a chi ha qualche chilo in più.

I grassottelli, infatti, hanno un rischio minore: questo è ciò che dicono i ricercatori inglesi è italiani dell’Imperial College di Londra e della università Federico II di Napoli. Lo studio è stato fatto su oltre 10mila individui (metà uomini e metà donne per lo più sessantenni), in un arco di tempo che copre all’incirca dieci anni, affetti da diabete di tipo 2 e senza problemi cardiaci all’inizio della ricerca.

Gli studiosi sottolineano come “chi aveva un indice di massa corporea superiore a 25, cioè era in evidente sovrappeso o obeso, ha registrato il tasso più elevato di problemi cardiaci, come insufficienza cardiaca e sindrome coronarica , rispetto a chi era normopeso con un indice fra i 18,5 e i 24,9. Invece chi era in sovrappeso, con un indice di massa corporea fra i 25 e i 29,9, ha registrato il tasso di mortalità più basso. Il rischio degli obesi, con un indice superiore a 30, è risultato simile a chi aveva un peso ritenuto nella norma  e i pazienti più magri hanno avuto la prognosi peggiore. L’obesità è e resta pericolosa per la salute mentre, al contrario, qualche chilo in più sembra non fare male e può essere anche protettivo”.

I ricercatori hanno mostrato, già in altre occasioni, come qualche chilo in più non sia dannoso per la salute. Questa volta, però, si è cercato anche e soprattutto di spiegare il cosiddetto paradosso dell’obesità: il diabete alimentare, prodotto da obesità o stress metabolico, può differire da quello presente in assenza di peso eccessivo e, inoltre, i pazienti con indice di massa corporea più basso possono fumare o bere troppo contribuendo ad aumentare il rischio, mentre gli obesi sono posti più spesso a controlli medici precoci.

Si è scoperto anche che chi è in sottopeso, rispetto a coloro che sono in peso forma, ha il maggior rischio di morire mentre chi è più grassottello tende a vivere più a lungo.

Si noti bene, però, che chi ha il diabete (ma anche tutti gli altri individui “sani”) deve sempre seguire uno stile di vita sano senza ingrassare. Difatti, la ricerca è stata limitata da un fattore importante: “non ha indagato che tipo di attività fisica facessero i soggetti studiati né se usavano farmaci per tenere a bada il colesterolo”.

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