Si è parlato tanto dell’obesità infantile, con consigli su come comportarsi con i propri figli, sul tipo di alimentazione, su quanto dovrebbero pesare, su come e quando farli mangiare, su quanto possa influire la scuola e via dicendo. Il punto è che, nonostante tutti questi buoni propositi, l’obesità infantile è in continua crescita e oggi sappiamo dire anche perché e soprattutto da cosa dipende.
In età pediatrica a giocare un ruolo fondamentale non è tanto il cibo, la scuola o la famiglia, quanto la televisione. Uno studio basato su dei bambini in età prescolare ha dimostrato, infatti, come un bambino abituato a vedere la televisione più di 1 ora al giorno avrebbe avuto una possibilità maggiore del 73% di essere obeso.
La percentuale è così allarmante che lo studio è andato avanti per cercare di capire come era possibile arrivare a questi numeri impressionanti.
Su circa 13.000 bambini in età adatta all’asilo, il dipartimento dell’Istruzione del governo americano ha constatato che il tempo che i bambini passavano davanti alla televisione toccava le 4 ore. A questo punto, i bambini sono stati “schedati” con il loro peso, altezza, razza, status socio-economico, mettendo in relazione tali dati con il tempo passato alla televisione e quello che ne è venuto fuori è al dir poco allarmante: chi guardava la televisione almeno 1 ora al giorno aveva circa il 50-60% di possibilità di diventare obeso, chi superava tale tempo, raggiungeva percentuali intorno al 58-73%.
Un anno dopo i bambini sono stati oggetto di nuova valutazione medica, con i genitori ad affermare quanto tempo avevano passato davanti alla televisione (alcuni avevano modificato tale insana abitudine) e alla fine, ancora una volta, i numeri e i dati hanno dimostrato il ruolo enorme che la televisione ha sullo status di benessere dei bambini: chi guardava ancora la televisione più di 1 ora al giorno tra la materna e la prima elementare raggiungeva circa l’86% di possibilità di diventare obeso nello stesso periodo.