Nuovo studio sul legame tra mancini e malattie neurologiche

Un recente studio condotto all’Università di Oxford e pubblicato sulla rivista Brain ha indagato sull'essere mancini e sulla predisposizione a sviluppare patologie neurologiche.

Nuovo studio sul legame tra mancini e malattie neurologiche

Nel mondo si stima che circa il 90% delle persone è destrimano, mentre il restante 10% è mancino. I Paesi che registrano percentuali più alte di mancini sono il Regno Unito, l’Olanda e il Belgio; le percentuali più basse si registrano invece in India, Giappone e Cina, probabilmente a causa di molteplici fattori culturali.

Da tempo la scienza ci suggerisce che se utilizziamo la mano sinistra per scrivere e talvolta tutto il lato sinistro del corpo per compiere la maggior parte dei nostri gesti automatici e volontari la motivazione è da ricercare in particolari geni.

Secondo un recente studio intitolato “Dominic Furniss“, condotto dall’Università di Oxford e pubblicato sulla rivista Brain, varianti genetiche associate all’essere mancini influenzano la connettività cerebrale e potrebbero essere legate alla patogenesi di malattie neurologiche, tra cui citiamo la Malattia di Parkinson e la schizofrenia. Per lo studio in questione, i ricercatori hanno utilizzato i dati della Biobank britannica per esaminare i modelli di imaging cerebrale, i genotipi e i fenotipi legati alla manualità.

Akira Wiberg dell’Università di Oxford ha spiegato: “Abbiamo scoperto che, nei partecipanti mancini, le aree linguistiche dei lati sinistro e destro del cervello comunicano tra loro in modo più coordinato. Ciò suggerisce che i mancini potrebbero avere un vantaggio quando si tratta di svolgere compiti verbali, ma bisogna ricordare che queste differenze sono state viste solo a livello di medie su un numero molto elevato di persone, e che non tutti i mancini saranno simili”.

I ricercatori hanno inoltre osservato dei legami tra le regioni genetiche coinvolte nell’essere mancini e una probabilità leggermente inferiore di avere il morbo di Parkinson, ma anche una leggermente superiore di schizofrenia
Secondo i ricercatori, lo studio dei collegamenti genetici potrebbe in un futuro non troppo lontano aiutare a migliorare la comprensione della genesi e dello sviluppo di queste gravi malattie.

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