La notizia che arriva dai ricercatori della University College di Londra e della Società britannica per la ricerca sul cancro apre nuovi scenari e speranze più fondate di poter, tra non molti anni, debellare tutti i tipi di tumore anche in pazienti già in metastasi. La notizia è di quelle che possono rivoluzionare tutti i metodi e le terapie finora tentate nella cura delle neoplasie.
Infatti sembra che sia stato individuato dal professor Peter Johnson e dalla sua equipe di ricerca quello che gli scienziati hanno chiamato ‘il tallone d’Achille del cancro‘. Dalle loro ricerche è emerso che le cellule tumorali, cioè cellule che hanno subito una mutazione che il sistema immunitario non riesce ad individuare ed arginare, mantengono al loro interno l’impronta originaria preesistente delle molecole che invece non mutano mai.
Queste molecole, dette ‘antigeni’ possono essere individuate dal sistema immunitario che, se viene potenziato, può riuscire a distruggerle. La difficoltà, fino ad ora, era che le cellule immunitarie che combattono questi antigeni sono in numero troppo esiguo per poter efficacemente contrastare quelle colpite dalla mutazione cancerogena. Inoltre, i tumori sono talmente vari e diversi tra loro che sfuggono ad ogni possibilità di cura definitiva una volta che si sono diffusi in metastasi invadendo così l’organismo.
Individuare, quindi, farmaci che potenziano le cellule immunitarie permetterà di potenziare la loro risposta nella difesa e nell’eliminazione di quelle cancerogene, indipendentemente dal tipo di tumore che si è sviluppato; il dottor Sergio Quezada, ricercatore della Società per la ricerca sul cancro britannica e del Cancer Institute dell’Ucl spiega con un esempio il funzionamento di queste cellule potenziate: come la polizia per eliminare varie tipologie di crimini deve colpirne l’origine, così per affrontare varie tipologie di neoplasie bisogna andare alla base del problema, potenziando il sistema immunitario, cioè le cellule in grado di contrastare le metastasi.