Le multinazionali del fast food hanno dichiarato guerra ai prodotti considerati nocivi per la salute umana. A determinare la svolta è stato il calo di consumatori sofferto dai colossi del settore, dovuto principalmente alla presenza nei loro prodotti di sostanze che molte persone preferiscono evitare, in quanto sarebbero causa di patologie di vario genere. Tra queste, una delle più conosciute è l’aspartame, un dolcificante che un gran numero di nutrizionisti ha già bollato come “da evitare assolutamente in una dieta sana”. Per questa ragione la Pepsi ha pubblicamente annunciato il proprio dietrofront riguardo al suo utilizzo: l’aspartame sparirà dagli ingredienti della diet Pepsi.
Nonostante la FDA (Food and Drug Administration) abbia sempre dato il suo esplicito consenso all’utilizzo dell’aspartame considerandolo “non nocivo per l’uomo”, diverse ricerche indipendenti hanno invece messo in discussione questa tesi, resa poco credibile anche a causa degli interessi economici giacenti dietro gli studi “pilotati” condotti in materia. Dal prossimo Agosto dunque, la Pepsi provvederà a rifornire gli scaffali dei supermarket statunitensi di bevande dietetiche “aspartame free”.
A spiegare questa decisione è stata direttamente Seth Kaufman, vicepresidente della Pepsi, che ha parlato così di questa scelta al New York Times: “L’aspartame è la ragione principale per cui i consumatori stanno abbandonando le bibite”. Scelte analoghe sono state effettuate anche da multinazionali come la Kraft, che ha preso la decisione di eliminare i coloranti chimici dai suoi “Macaroni and cheese”. I coloranti chimici sono stati di recente al centro di uno studio che sembrerebbe metterli in stretta relazione con i disturbi da deficit dell’attenzione riscontrati nei bambini che ne fanno grande assunzione.
Insomma, per i giganti del fast food e del junk food è guerra senza quartiere a tutte le sostanze che i consumatori considerano non salutari. Alla lista delle multinazionali “redente” si aggiungerà anche la Nestlè, che ha già dichiarato la propria intenzione di voler abbandonare coloranti e aromatizzanti artificiali dalle proprie barrette di cioccolato, mentre i famosi Cheerios della General Mills saranno dichiaratamente “OGM free”. Tra questi nomi altisonanti non poteva mancare anche quello di McDonald’s: il colosso dei fast food per eccellenza ha infatti annunciato che smetterà di somministrare antibiotici ai propri polli da allevamento.
Un tentativo insomma di ripulire in maniera generalizzata l’immagine dei dispensatori del cosiddetto “cibo spazzatura”, e riprendersi così quella fetta di consumatori perduta a causa della poca salubrità che ha sempre caratterizzato i prodotti delle catene di fast food.