Movimento, frutta e verdure per combattere i tumori dell’esofago

Per prevenire il rischio di tumori all'esofago, molto diffusi tra coloro che hanno sofferto di reflusso gastroesofageo, gli esperti consigliano, sulla base di esperimenti pratici, movimento, frutta e verdura.

Movimento, frutta e verdure per combattere i tumori dell’esofago

Ecco una notizia che, per l’ennesima volta, ci suggerisce un’alimentazione sana ed equilibrata per mantenerci in salute. Infatti uno studio del Servizio di endoscopia dell’Istituto Oncologico Veneto (Iov) di Padova, pubblicato sull’autorevole rivista “European journal of nutrition”, è arrivato al seguente risultato: chi soffre di reflusso gastroesofageo dovrebbe svolgere con una certa regolarità esercizio fisico (o comunque uno stile di vita attivo) e seguire un’alimentazione sana, che comprenda tanta frutta e verdura e poca carne, per proteggersi dal rischio di una lesione precancerosa, nota come “esofago di Barrett”, e da un tipo di tumore dell’esofago, l’adenocarcinoma.

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune che colpisce circa il 20% degli italiani; esso causa con una certa frequenza (circa due volte a settimana) una fastidiosa risalita all’interno dell’esofago dei succhi gastrici.

Le statistiche mostrano che coloro che soffrono di reflusso gastroesofageo hanno un rischio di circa 6-8 volte superiore di sviluppare l’Esofago di Barrett e coloro che invece soffrono di Esofago di Barrett hanno un rischio fino a 125 volte superiore di sviluppare l’adenocarcinoma.

L’importanza della frutta e della verdura nella prevenzione di queste patologie è stata evidenziata analizzando 107 individui. Da questa analisi è emerso che:

  • solo il 48% degli individui con reflusso svolgeva una regolare attività fisica, ma solo il 20% di quelli con Esofago di Barrett e appena il 5% di quelli con tumore dell’esofago  
  • il consumo di frutta era abbondante nel 37% dei soggetti con reflusso, nel 7% di quelli con Esofago di Barrett e nel 5,6% da quelli con tumore dell’esofago 
  • la carne conservata (in scatola, salumi, wurstel…) veniva consumata spesso dal 90% di coloro con adenocarcinoma dell’esofago, dal 64% con esofago di Barrett e dal 50% con semplice reflusso gastroesofageo.

L’autore dello studio ha dichiarato: “La conclusione è che regolare attività fisica e molta frutta rappresentano fattori di protezione nei confronti del tumore all’esofago, mentre il frequente consumo di carne conservata è un fattore di rischio. Questo studio, inoltre conferma l’utilità del seguire le Raccomandazioni dal fondo mondiale per la ricerca sul cancro (Wcrf) per la prevenzione dei tumori. Tra i suggerimenti: essere fisicamente attivi e consumare principalmente cibi di origine vegetale limitando le carni rosse ed evitando quelle lavorate”.

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