Morbo di Crohn, un quindicenne inventa il gelato per chi ne è affetto

Il fresco dessert, inventato da un ragazzino di soli quindici anni che soffre della patologia di Crohn, ha già ottenuto la validazione scientifica da parte dell'Ospedale Gaslini di Genova.

Morbo di Crohn, un quindicenne inventa il gelato per chi ne è affetto

Una nuova invenzione scientifico-culinaria sta comparendo sulle pagine dei giornali che trattano temi della salute: il gelato al gusto mango. Dov’è la novità, verrebbe da chiedersi; questo fresco dessert vanta una caratteristica prima del suo genere: può essere consumato anche dalle persone affette dal morbo di Crohn.

L’inventore di tale progetto è un ragazzino di appena quindici anni che, alcuni mesi fa, ha scoperto di avere questa patologia infiammatoria dell’intestino. Il suo percorso di cura ha visto non solo l’impiego di farmaci, ma anche l’elaborazione di un progetto molto importante in materia: la creazione di un gelato che può essere consumato anche dalle persone affette dalla sindrome.

Il gelato, per ora disponibile soltanto al gusto mango, è stato presentato al salone Orientamenti dedicato alla formazione. L’assessore regionale della Salute, Sonia Viale, ha affermato: “Un grande esempio di forza e tenacia e una bellissima iniziativa. Il gelato ha avuto la validazione scientifica dell’Istituto Gaslini in questo modo anche chi è affetto da questa patologia può gustare un buonissimo gelato, al gusto di mango“. Una gustosa invenzione, quindi, che offre una valida alternativa a chi soffre del morbo di Crohn.

Morbo di Crohn, cos’è

Il morbo di Crohn è una situazione di infiammazione cronica del tratto intestinale, di cui non sono ancora note le cause. Solitamente, si presenta con ulcere intestinali alternate a tratti di intestino sano; se non curata adeguatamente, la malattia, può degenerare causando fistole o stenosi che possono richiedere l’intervento chirurgico.

La malattia, che può colpire tutto il tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano, si presenta attraverso diarrea continua, dolore addominale, perdita di peso e febbricola. La maggior parte dei pazienti, attraverso i controlli e le cure necessarie, riesce a gestire la malattia conducendo una vita normale.

Sebbene le cause precise che determinano l’insorgenza della patologia non siano ancora note, si considera che la dieta possa avere un ruolo fondamentale nel controllo della stessa: è consigliato consumare pasti piccoli e leggeri, limitando l’assunzione di alimenti ricchi di fibre (cibi integrali, verdure, legumi) perchè con il loro passaggio nell’intestino possono creare attrito che peggiora l’infiammazione.

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