Molnupiravir, il farmaco anti-Covid: "La pillola riduce del 50% i ricoveri e i decessi"

La Merck & Co, famosa azienda farmaceutica, ha annunciato molnupiravir, il farmaco che riduce del 50% i ricoveri ed i decessi per i soggetti meno gravi positivi al Covid-19.

Molnupiravir, il farmaco anti-Covid: "La pillola riduce del 50% i ricoveri e i decessi"

Oltre ai vaccini per combattere il Covid-19, nei giorni scorsi sono stati presentati i farmaci anakinrabaricitinib e il sarilumab. Come riportato dalla Commissione Tecnico Scientifica sul sito dell’AIFA, i tre farmaci si aggiungono al tocilizumab nel trattamento di soggetti ospedalizzati con il coronavirus con polmonite ingravescente sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia, metodo di cura che si basa sulla somministrazione di una miscela gassosa.

Questo tipo di decisione viene presa per cercare di evitare la carenza del tocilizumab che potrebbe aggravare la situazione dei soggetti più fragili e di rendere più complesso la possibilità di una cura. La ricerca comunque sta ancora andando avanti, e nelle ultime ore la Merck, tra le più grandi società farmaceutiche del mondo, ha annunciato il primo farmaco che riduce i ricoveri ed i decessi.

Gli studi sul molnupiravir annunciati da Merck

La Merck ha fatto sapere che, durante il loro studio della pillola, il numero dei decessi è stato ridotto del 50% nelle persone recentemente infettate e per questo motivo vogliono chiedere presto l’autorizzazione all’uso. Se venisse approvato si tratterebbe della prima cura di questo tipo che servirebbe a dare un piccolo barlume di speranza per cercare di sconfiggere il coronavirus e uscire definitivamente dalla pandemia.

Lo studio scientifico, basato su 775 persone infettate recentemente con sintomi che variano tra medi e moderati, il 7.3% di chi ha assunto la pillola è stato ricoverato oppure è morto entro 30 giorni, contro il 14.1% di coloro che hanno preso il placebo.

Il dottor Dean Li, vicepresidente della Merck, si dichiara entusiasta per i risultati ottenuti: “Essendo il primo antivirale orale che mostra un beneficio nei pazienti di diagnosi recente, è piuttosto notevole. È chiaramente un importante punto di svolta nell’evoluzione della nostra lotta contro il Covid-19. Quando si vede una riduzione del 50% dei ricoveri ospedalieri o dei decessi, si ha un impatto clinico sostanziale”.

Anthony Fauci, immunologo statunitense noto per i suoi contributi nella ricerca sull’AIDS, ha mostrato il suo entusiasmo per i risultati impressionanti del molnupiravir, ma ci tiene a sottolineare che non sostituisce il vaccino e per questo motivo invita la popolazione a vaccinarsi il prima possibile.

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