I ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano in uno studio condotto su 1115 forti fumatori o ex fumatori, tra cui erano incluse 48 persone con tumore, e già facenti parte del vecchio studio Cosmos di Umberto Veronesi, hanno dimostrato che un semplice test sul sangue può rivelare la presenza di un tumore al polmone.
In pratica, nei frammenti dei “microRNA” che sono presenti nel sangue di una persona con cancro al polmone, si trova già la firma molecolare del tumore. Basta quindi un semplice esame del sangue per individuare i microRna e scoprire se è in corso un processo tumorale.
Fabrizio Bianchi, Responsabile del laboratorio di Genomica e Bioinformatica dell’Ieo, ha dato questa spiegazione sulle conseguenze positive di questa incredibile scoperta: “Se oggi ci vogliono 10.000 esami Tac per diagnosticare 100 tumori domani, facendo prima il mir-Test, saranno sufficienti 3108 esami Tac (sulle sole persone positive al mir-Test) per avere lo stesso numero di diagnosi precoci”.
Questo vorrebbe dire che le probabilità di guarigione salirebbero dal 20% all’ 80%. Questo nuovo strumento di diagnosi ultra precoce che è già realtà, se perfezionato potrà essere utilizzato a largo raggio come screening di massa economico e semplice, soprattutto sulle persone che hanno maggiori probabilità di contrarre il tumore al polmone, ovvero i fumatori over 50.
Lo studio condotto dai ricercatori è stato pubblicato sul prossimo numero del “Journal of the National Cancer Institute”. Bianchi ha aggiunto: “I microRna in questione sono molecole espulse dalle cellule. Ce ne sono circa 200 diversi, ma abbiamo scoperto che 13 di questi, se alterati, sono indice del rischio di avere un tumore. Così abbiamo deciso di sperimentarli come marcatori tumorali”.
Il mir-Test è simile a quello presentato dal Gruppo di Ugo Pastorino all’Istituto del Tumori di Milano il mese scorso, ma presenta caratteristiche diverse. Secondo Di Fiore è un motivo in più per unire le ricerche, integrare i due test e raggiungere ulteriori risultati.