Mente distratta: come funziona davvero la nostra attenzione

La capacità di stare perfettamente attenti arriva intorno ai 20 anni, ed è la prima capacità che va scemando con l'età: come funziona davvero la nostra attenzione?

Mente distratta: come funziona davvero la nostra attenzione

Le caratteristiche legate al grado di attenzione sono, da sempre, fonte di studi neurologici; essa, che nasce nella corteccia pre-frontale, come tutti i meccanismi di controllo cognitivo, è l’ultima facoltà a comparire e la prima ad andarsene. La piena capacità di controllo, infatti, si manifesta intorno ai vent’anni ed inizia a scomparire, in modo abbastanza graduale, intorno ai sessanta.

Alcuni studi, però, affermano che un lieve declino inizierebbe già subito dopo i vent’anni; il discorso, comunque, è molto soggettivo: al di là di patologie senili, è possibile trovare sessantenni che ragionano come trentenni, così come sono presenti alcuni quarantenni che ragionano più lentamente. Secondo le ultime ricerche, a giocare un ruolo prezioso in questo genere di invecchiamento, sarebbe l’ambiente di provenienza: una persona che ha studiato, ad esempio, tenderebbe a manifestare un decadimento più lento.

Conoscenza ed invecchiamento

Secondo alcuni recenti studi potrebbe esserci una correlazione tra conoscenza ed invecchiamento cerebrale: coloro che hanno studiato, infatti, sembrano avere maggiori risorse cognitive in tarda età. Il discorso, però, potrebbe nascere semplicemente per allenamento: si stima che tali persone, svolgano un lavoro che richiede risorse cognitive simili a quelle dei periodi in cui si studiava; questa necessità sviluppa una sorta di effetto training. Il medesimo discorso avviene in persone abituate a leggere molto e che, solitamente, presentano meno difficoltà ad imparare e seguire discorsi complessi.

Se non lo usi lo perdi“, è una frase che accompagna molti esperti; sembra fatalistica ma è pura realtà. Il cervello, proprio come un muscolo, può crescere e migliorare quando viene allenato, così come rischia di “atrofizzare” qualora non venga stimolato adeguatamente.

Distrazioni

Per attenzione non si intende solo la capacità di concentrarsi su un preciso argomento, ma soprattutto la capacità di non distrarsi, rafforzando il filtro attentivo che consente di selezionare le informazioni adatte e scartare quelle ritenute inutili. La distrazione, comunque, è del tutto naturale: basti pensare al cervello come una macchina in grado di gestire un’enorme quantità di informazioni contemporaneamente.

Continua a leggere su Fidelity News