Melanoma: l’importanza della diagnosi precoce

La diagnosi precoce è fondamentale per evitare che il melanoma abbia conseguenze fatali. Scopriamo quali sono le 10 regole per evitare questo pericolosissimo tumore della pelle.

Melanoma: l’importanza della diagnosi precoce

I casi di melanoma in Italia sono in crescita da diverso tempo. Parliamo di un tumore maligno della cute, che origina dalla proliferazione anomala dei melanociti, colpendo soprattutto la pelle. 

Parliamo di un tumore molto pericoloso che, se non si interviene tempestivamente, è in grado di infiltrarsi e intaccare molto velocemente gli altri tessuti. Dato che i casi sono in aumento, mentre l’età media di chi ne è colpito si abbassa, scopriamo quali sono le regole per arrivare ad una diagnosi precoce. 

Come arrivare ad una diagnosi precoce 

Se si notano anomalie come nei che cambiano forma o colore, occorre farsi controllare la pelle, effettuando una visita medica per scoprire in tempo un’eventuale neoplasia. Ignazio Stanganelli, presidente dell’Intergruppo Melanoma Italiano, il cui congresso annuale si è appena concluso, ha parlato di dati che fanno rabbrividire: quasi 15 mila nuovi casi di melanoma registrati in Italia nel 2020, sottolineando quanto la diagnosi precoce sia decisiva per salvarsi la pelle. 

Gli esperti, proprio per informare i cittadini e sensibilizzarli sull’importanza della diagnosi tempestiva, hanno stilato un decalogo di raccomandazioni, parte del progetto “Bersaglio Melanoma”. I cittadini vanno informati sulle regole della corretta esposizione al sole, sui rischi legati all’uso di lampade solari e sull’importanza del controllo dei nei da parte del dermatologo. I raggi UV danneggiano il Dna delle cellule della pelle, causando mutazioni genetiche che, col tempo, possono portare alla formazione di un tumore della pelle, anche se il melanoma può comparire in zone non esposte, come il tronco o la pianta dei piedi.

Il decalogo prevede: visita specialistica entro 30 giorni dal sospetto, utilizzo del dermatoscopio, visita di screening approfondito, interventi chirurgici e refertazione istologica tempestiva, comunicazione medico-paziente adeguata, utilizzo del test molecolare BRAF, approccio multidisciplinare alle cure e follow up, rispetto dei termini prestabiliti nella somministrazione degli esami diagnostici e nella consegna dei risultati. Il Decalogo è già stato presentato al grande pubblico e alle Istituzioni (al Ministro della Salute Roberto Speranza e al sottosegretario Pierpaolo Sileri). 

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