Una recente ricerca, condotta da un gruppo di studiosi del King’s College di Londra guidati dall’italiano Simone Ribero e pubblicata sulla rivista “British Journal of Dermatology”, rivela un possibile legame tra il numero di nei presenti in determinate zone del corpo umano e il rischio di sviluppare il temutissimo melanoma cutaneo.
Infatti, secondo questa ricerca, avere 11 o più nei solo sul braccio destro potrebbe essere una “spia” che segnala un rischio maggiore di sviluppare un melanoma, perché vorrebbe dire, da un punto di vista puramente statistico, avere più di 100 nei sparsi su tutto il corpo e più nei abbiamo e più è alta la possibilità che qualcuno di questi evolva prima o poi in tumore (il rischio di sviluppare un melanoma è di circa 5 volte maggiore se i nei totali sono più di un centinaio).
Il melanoma cutaneo è un tumore, purtroppo abbastanza diffuso, che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti che formano la pelle; tra i sintomi che evidenziano questo tipo di tumore abbiamo forma irregolare dei nei, bordi irregolari, aumento delle sue dimensioni, colore variabile.
Ma come si è arrivati alla scoperta di questa correlazione? I ricercatori hanno osservato il tipo di pelle ed eventuali nei e lentiggini ivi presenti di un campione di persone costituito da ben 3594 gemelli britannici. In 8 anni di osservazioni hanno riscontrato che, delle 17 aree del corpo considerate, il braccio destro è quello che consente di stabilire in modo più veritiero il numero di nei totali presenti sul corpo di un individuo e quindi la probabilità di sviluppare un melanoma.
L’autore dello studio ha commentato: “I risultati del nostro lavoro potrebbero avere un impatto significativo sulle cure primarie. I medici, infatti, potrebbero stimare con maggiore precisione il numero totale di nei in un paziente in modo estremamente rapido e tramite la semplice osservazione di una parte del corpo accessibile e facile da visionare”.