Melagrana contro le malattie croniche dell’intestino

Recenti studi hanno evidenziato come l'urolitina A presente nella melagrana sia in grado di sconfiggere le malattie croniche dell'intestino infiammato.

Melagrana contro le malattie croniche dell’intestino

La melagrana (Malum granatum) è il frutto dell’albero del Melograno (Punica granatum), apparitiene alla famiglia delle Punicacee, ha proprietà benefiche per il nostro organismo e viene impiegato fin dai tempi antich grazie alle sue virtù. Non a caso, recenti studi dell’Institute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine di Bangalore, in India, in collaborazione con l’Università di Louisville, hanno evidenziato come l’urolitina A insieme al suo analogo di origine sintetica, siano capaci di contrastare le malattie croniche infiammatorie dell’intestino.  

Solo in Italia vi sono innumerevoli casi di persone che soffrono di malattie dell’intestino come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa; ancora non esiste una cura definitiva ma, grazie a questi studi si è potuto appurare come questa molecola sia capace di debellare efficacemente le infiammazioni intestinali.

Lo studio

Secondo gli studi eseguiti su delle cavie di laboratorio è emerso come queste due sostanze siano capaci di aumentare le proteine che rafforzano le giunzioni delle cellule epiteliali nell’intestino riducendone l’infiammazione. Tuttavia c’è da dire che l’urolitna A non è contenuta direttamente nella melagrana, ma viene prodotta dalla flora batterica dell’intestino mediante la metabolizzazione di alcuni corpi presenti nel suo succo.

A tal proposito il dottor Jala dell’Università di Louisville afferma: “Un ceppo del batterio Bifidobacterium pseudocatenulatum presente nell’intestino ha la capacità di generare urolitina A dall’acido ellagico, un composto presente nelle bacche e nei melograni“. Proseguendo aggiunge: “Le variazioni dei livelli di urolitina A nell’intestino, indipendentemente dal consumo di alimenti che contengono l’acido ellagico, possono essere causate dalle diverse popolazioni di batteri degli individui. Senza dimenticare che alcuni individui potrebbero non avere affatto i batteri“.

Tramite questo studio si è constatato che grazie al consumo di questo alimento è possibile raggiungere livelli naturali di urolitina A, compensando alla mancanza di specifici batteri responsabili della produzione di questa sostanza. Infine, si è sottolineato come queste due sostanze abbiano effetti terapeutici e protettivi; non a caso la modalità di funzionamento di questi elementi aiutano a riparare la barriera intestinale mantenendola integra.

 

 

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