In campo medico, in particolare nella lotta contro i tumori, un gruppo di ricercatori italiani ha fatto una scoperta che potrebbe portare ad ottenere risultati ottimi per combattere questa grave malattia. I ricercatori italiani hanno utilizzato un farmaco per combattere l’ipertensione ed hanno analizzato i benefici che la sua sommistrazione ha su pazienti che hanno questo tipo di patologia ma – non solo – gli stessi pazienti erano affetti anche da qualche forma di tumore.
La scoperta è avvenuta per mano di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Dermatologiche dell’Università degli studi di Firenze, che hanno attuato la loro sperimentazione su un gruppo di 53 pazienti con un età media di 63 anni di sesso maschile. Il gruppo di uomini, durante la sperimentazione, presentavano tutti una specie di tumore alla pelle di diversi stadi e il farmaco somministrato era il propranololo, un farmaco che al suo interno contiene un principio attivo betabloccante in grado di combattere la pressione alta e l’angina. Questo tipo di farmaco è molto economico e facile da reperire.
I ricercatori hanno trovato una relazione tra il cancro alla pelle e i problemi legati alla pressione, infatti il professor Vincenzo De Giorgi ha pensato di somministare il farmaco anche a persone colpite da un melanoma cercando di compiere dei passi in avanti nella lotta contro il cancro. La somministrazione del farmaco e le conseguenti osservazioni sono durante tre anni, in questo lungo periodo il professor ha notato che il melanoma è progredito per il 16% dei casi, ma per l’80% dei casi c’è stata una limitazione della malattia senza nessun effetto collaterale.
Da questa scoperta, visti gli ottimi risultati, altri ricercatori in team si sono messi all’opera per condurre altri esami e altre sperimentazioni su altre forme di tumore basandosi su questo tipo di farmaco. Il professor De Giorgi ha spiegato che il propranololo blocca l’adrenalina che il paziente crea per contrastare il tumore, visto lo stress che esso gli provoca. Bloccando l’adrenalina, si blocca anche la vascolarizzazione del tumore.
Però anche grazie a questa scoperta molto utile nella lotta contro i tumori, nella maggior parte dei casi quando questa malattia colpisce non ci sono ancora grandi soluzioni e ad oggi colpisce soprattutto le persone giovani.