Lorenzin: “Lavarsi le mani riduce rischio infezioni del 40%”

Lavarsi le mani è una pratica tanto utile nella prevenzione delle infezioni, quanto sottovalutata. Ecco qualche consiglio su come lavarle in maniera efficace, e sul perché sia così importante

Lorenzin: “Lavarsi le mani riduce rischio infezioni del 40%”

Oggi, in occasione della Giornata mondiale del lavaggio delle mani, vengono dispensati in ogni salsa i consigli per lavarsele adeguatamente così da ridurre al minimo il rischio di contrarre infezioni. IlFattoQuotidiano riporta, ad esempio, la vicenda di un medico dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna: l’uomo, insegnando ai colleghi il modo migliore per lavarsi le mani nella maniera più adeguata, ha conseguito uno straordinario risultato: ridurre le infezioni ospedaliere da 3 ogni 10.000, a 0,4 ogni 10.000.

Si tratta solo di uno dell’interminabile serie di esempi che rende chiaro quanto lavarsi le mani possa essere, a conti fatti, una pratica preventiva efficacissima. Non sempre, però, ci si ricorda di farlo, o si riesce ad attribuire a questo gesto semplicissimo un’importanza tanto grande. E’ il caso ad esempio di ciò che avvenne nel reparto di ginecologia della clinica Mangiagalli di Milano, quando nel 2012 un primario dovette concedere degli extra agli operatori sanitari per assicurarsi che si lavassero efficacemente le mani durante il lavoro.

Risultato? Un’incredibile crollo delle infezioni anche in quel caso. Ma dovremmo arrivare al punto da pagare supplementi a chi lavora per salvare la vita alle persone, al solo scopo di incentivarlo ad un’attività “ridicolmente banale” come lavarsi le mani prima di metterle su un paziente? Quesito ovviamente retorico. Sulla questione dell’igiene delle mani è intervenuto anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha spiegato: “Non tutti hanno la giusta percezione di quanto questa semplice pratica sia importante per la prevenzione di molte malattie”, affermando poi che lavarsi le mani possa ridurre il rischio di contrarre infezioni fino al 40%.

Di seguito, cogliamo l’occasione per accodarci alla sfilza di interventi in materia, e riproporre qualche consiglio sempre utile-tanto più visto l’andazzo generale-a capire in che modo lavarsi le mani in maniera efficace. Non bastano infatti “pochi secondi sotto l’acqua corrente con uno sputo di sapone”, per sancire la pulizia delle nostre appendici: le nostre mani sono costantemente in contatto con germi e batteri di ogni genere, ed è opportuno mantenerle pulite.

Quindi, utilizziamo sempre il sapone, preferibilmente liquido, strofinandole sotto acqua corrente (meglio se calda). Per una corretta pulizia, è necessario strofinare il sapone sui palmi e sul dorso per circa 40-60 secondi, intervenendo anche negli spazi tra le dita e sotto le unghie, laddove i germi si annidano con più facilità. Anche il risciacquo abbondante è cosa caldamente consigliata.

In ultima, arriviamo al consiglio che gli ipocondriaci di tutto il mondo già ben conosceranno a menadito: come fare quando, dopo essersi appena lavati le mani, è necessario aprire una qualche maniglia? Gli esperti consigliano l’utilizzo di salviettine igieniche, ma non sempre le si hanno a portata di mano.

In quest’ultimo caso, sentitevi liberi di ingegnarvi come meglio credete: con un piede, con un ginocchio, con un gomito. I più temerari potranno provarci persino con i denti; in attesa della Giornata mondiale della pulizia orale, quando verrà idealmente spiegato perché non è consigliabile aprire a bocca le maniglie dei bagni pubblici. Come se fosse necessario.

Una provocazione? Forse. D’altronde, se al giorno d’oggi c’è ancora bisogno di spiegare agli operatori sanitari perché sia importante lavarsi le mani sul lavoro, ed in che modo farlo correttamente…

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