L’obbligo del green pass imprime un’accelerazione alle prenotazioni per vaccinarsi

L'obbligo del green pass per tutti i lavoratori pubblici e privati, che entrerà in vigore il prossimo 15 ottobre, ha convinto molti indecisi a prenotare il vaccino

L’obbligo del green pass imprime un’accelerazione alle prenotazioni per vaccinarsi

L’obbligo del green pass per tutti i lavoratori pubblici e privati introdotto a partire dal prossimo 15 ottobre, ha impresso una forte accelerata alle prenotazioni per vaccinarsi, che era esattamente il risultato a cui il governo mirava con l’adozione del provvedimento adottato nel Consiglio dei Ministri di giovedì scorso

.Il commissario straordinario per l’emergenza pandemica, generale Francesco Figliuolo, ha dichiarato che «a livello nazionale si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi tra il 20 e il 40 % rispetto alla scorsa settimana. Rispetto alle vaccinazioni effettivamente somministrate, nella giornata di sabato si è registrato un aumento del 35% di prime dosi rispetto allo stesso giorno della giornata precedente».

«Considerando che la maggior parte dei centri vaccinali sono ad accesso libero, occorre monitorare, nei prossimi giorni, l’andamento delle adesioni per valutare se il trend attuale si consoliderà in maniera strutturale», ha detto. «A oggi 40 milioni e 850mila cittadini hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 75,6 % della platea di persone con più di 12 anni».

A livello di singole regioni, gli aumenti delle prenotazioni per vaccinarsi sono stati particolarmente significativi nel centro-nord. In Lombardia, secondo l’assessorato alla salute della regione, si è registrato un raddoppio rispetto all’andamento degli ultimi giorni e anche in Piemonte le prenotazioni sarebbero più che raddoppiate. Di «un’accelerata alla campagna vaccinale» ha parlato il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, mentre il direttore del dipartimento salute della regione Toscana Andrea Belardinelli ha annunciato che da quando è stata comunicata l’imminente introduzione dell’obbligo le richieste di vaccinazione sono triplicate. Fanalino di coda la regione Sicilia il cui direttore della sanità Mario La Rocca,  ha valutato in un 10% l’aumento delle prenotazioni rispetto ai giorni precedenti.

Dati mediamente molto incoraggianti che hanno generato in ambito Ministero della Salute un comprensibile ottimismo, tanto che il traguardo della tanto desiderata immunità di gregge che si raggiungerebbe con il 90% dei cittadini vaccinati almeno con la prima dose, sembra oggi a portata di mano.

Ma vi è un ulteriore motivo per ritenere che la mossa dell’esecutivo possa essere vincente. L’accelerata impressa alle prenotazioni del vaccino con l’introduzione dell’obbligo del green pass, ha costretto a uscire allo scoperto quella fetta di dubbiosi che, per motivi diversi ma sostanzialmente per timore degli effetti indesiderati che l’inoculazione avrebbe potuto provocare, non si erano ancora decisi a farsi il vaccino, ma che non sono pregiudizialmente schierati sulle posizioni oltranziste dei no vax.

La decisione di vaccinarsi, oltre che alzare la soglia di tutela dal virus per sé e per gli altri, ha anche l’effetto di prosciugare il bacino di scontento nel quale pescano coloro che del no al vaccino e al green pass hanno fatto una battaglia da combattere con qualsiasi mezzo per perseguire fini che vanno ben oltre la questione contingente. 

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