Negli ultimi anni si è diffusa frequentemente sui social una teoria secondo cui avere rapporti sessuali durante l’inverno rafforzerebbe il sistema immunitario, aiutando così a evitare influenze e raffreddori. Ma cosa c’è di vero? Qual è la posizione della ricerca scientifica più aggiornata in merito?
L’idea che l’intimità sessu@le possa influenzare positivamente la salute non è nuova e molti studi, a partire dagli anni Duemila, hanno cercato di chiarire se esista un reale legame tra attività sessu@le regolare e un sistema immunitario più efficiente. Il punto di partenza è spesso lo studio del 2004 condotto presso la Wilkes University, Pennsylvania: i ricercatori evidenziarono che studenti che facevano sesso una o due volte a settimana avevano livelli più elevati di immunoglobulina A (IgA) nella saliva.
Si tratta di un anticorpo che svolge un ruolo di barriera contro virus e batteri, in particolare quelli che tipicamente attacc@no le vie respiratorie durante l’inverno. Gli scienziati, però, sottolinearono fin da subito la natura correlativa e non causale del riscontro: chi gode di buona salute o è psicologicamente sereno tende, mediamente, ad avere anche una vita sessu@le più soddisfacente e frequente. Negli anni successivi, la letteratura scientifica ha affinato la comprensione dei meccanismi con cui il sesso potrebbe influire sulle difese immunitarie.
Studi su larga scala hanno confermato che uno stile di vita equilibrato, dove l’attività sessu@le è vissuta positivamente e senza stress, è associato a benefìci per l’apparato immunitario. Le ricerche più recenti hanno inoltre messo in luce il ruolo degli ormoni sessuali (testosterone, progesterone, estrogeni) sulla regolazione dell’immunità, in particolare nella produzione di interferoni e citochine che modulano la risposta antivirale e infiammatori@. La produzione ormonale indotta dall’intimità aiuta a ridurre i livelli di stress, a migliorare la qualità del riposo notturno e ad attivare circuiti endocrini che supportano anche la risposta immunitaria.
Un ulteriore aspetto su cui convergono moltissimi studi contemporanei riguarda la dimensione psicologica: il contatto fisico, l’intimità e il piacere sessu@le favoriscono il rilascio di endorfine e serotonina, ormoni e neurotrasmettitori che non solo contrastano gli effetti negativi dello stress cronico ma direttamente contribuiscono a una migliore funzionalità immunitaria. Uno stato emotivo positivo, una sana relazione di coppia e il senso di supporto sociale rappresentano infatti potenti fattori protettivi, soprattutto durante l’inverno, periodo in cui ansia, isolamento e calo dell’umore possono ridurre la reattività dell’organismo contro infezioni stagionali.
Gli specialisti ricordano che, sebbene il sesso possa essere un tassello del benessere generale, non può essere considerato un “vaccino naturale” contro l’influenza. Uno stile di vita equilibrato che preveda alimentazione corretta, igiene, movimento e sonno adeguato è alla base di un sistema immunitario robusto. Avere rapporti regolari e soddisfacenti è sicuramente un elemento positivo, ma nessuno studio certifica che questo sia sufficiente, da solo, a prevenire le mal@ttie tipiche della stagione fredda.