Grazie ad un un articolo recentemente pubblicato sulla rivista “Journal of Occupational and Environmental Medicine” è stato possibile apprendere dell’esistenza di una correlazione tra inquinamento e la riduzione dei telomeri dei bambini e degli adolescenti.
Per sostenere questa conclusione ci si è avvalsi degli esiti di una ricerca condotta da un team di ricercatori dell’Università della California. Secondo questi ultimi, l’inquinamento atmosferico causa un particolare danno al DNA dei più piccoli: accorcia la lunghezza dei telomeri, la parte terminale dei cromosomi.
I telomeri altro non sono che delle regioni periferiche di un cromosoma atto a proteggerlo dal deterioramento e dalla fusione con i cromosomi contigui. La loro mancanza renderebbe impossibile preservare le informazioni genetiche durante la duplicazione dei cromosomi stessi.
Il loro ruolo non è quindi di poco conto, ed è per questa ragione che una notizia del genere non può che destare le dovute preoccupazioni. Lo studio ha tenuto conto di un campione di giovani sia asmatici che non; tutti erano comunque residenti a Fresno, località della California nonché seconda città più inquinata degli Stati Uniti.
Per i ricercatori, responsabili di questa mutazione sarebbero gli idrocarburi policiclici aromatici emessi nell’atmosfera dai veicoli a motore. L’accorciamento dei telomeri è connesso anche ad altri fattori come per esempio l’invecchiamento, fenomeno fisiologico che per ragioni d’età non interesserebbe bambini e teenager.
Per John R. Balmes, uno degli autori della ricerca, gli studi preliminari forniscono un primo riscontro su quelle che sono le conseguenze legate all’esposizione all’inquinamento. Ma devono anche far intendere che nei soggetti più giovani esistono dei sistemi di regolazione dei telomeri differenti rispetto a quelli degli adulti. Questa mutazione apre inevitabilmente le porte ad un ulteriore e doveroso approfondimento scientifico.