L’inquinamento fa male alla salute e sempre più ricerche sono d’accordo con questa affermazione. Tra i rischi legati all’inquinamento atmosferico ci sono le malattie croniche ai polmoni. Queste ultime causano il restringimento delle vie respiratorie, rendendo più complessa la respirazione e provocano l’infezione dei polmoni. Questo tipo di infezioni sono la terza causa di morte e il numero di vittime potrebbe salire vertiginosamente entro i prossimi dieci anni.
L’ultima ricerca su questi sintomi è stata pubblicata il 9 luglio 2019 sull’European Respiratory Journal e dimostra come l’inquinamento atmosferico provoca un invecchiamento precoce dei polmoni. La cosa incredibile è che nonostante ci fossero infiniti studi sui rischi legati all’inquinamento, in realtà solamente in pochi si concentrano sui danni diretti ai polmoni.
L’inquinamento ambientale fa invecchiare i polmoni
La ricerca ha coinvolto 300 mila persone e sono stati stimati i livelli di inquinamento atmosferico nei pressi delle varie abitazioni. Tra gli elementi più presenti nell’aria c’erano il PM10, il PM2.5 e il NO2. Tutti e tre sono i prodotti della combustione dei veicoli a benzina, diesel, centrali elettriche e emissioni industriali. Coloro che hanno partecipato alla ricerca hanno risposto ad un questionario riguardante la propria salute e sono state effettuate delle analisi sulla funzione polmonare di ogni partecipante tra il 2006 e il 2010.
Questo tipo di analisi si chiama spirometria e consente di misurare quanta aria può entrare nei polmoni ed è stato tenuto conto della professione dei partecipanti, del sesso, dell’età, del reddito e la possibilità di essere esposti al fumo passivo o essere fumatori veri e propri.
Il risultato della ricerca è sconvolgente: per un aumento annuo di 5 mg per metro cubo di PM2,5 nell’aria i polmoni invecchiano di un equivalente di 2 anni. Alcune abitazioni dei volontari che hanno partecipato alla ricerca raggiungevano anche soglie di 4 volte superiori i limiti di qualità dell’aria. Un’altra nota interessante è che l’invecchiamento peggiore dei polmoni è stato riscontrato da coloro che avevano un basso reddito familiare, con un peggioramento delle funzioni respiratorie almeno del doppio.