L’Ema approva il vaccino per i bambini tra i 5 e gli 11 anni: "I benefici superano i rischi"

L'Ema in queste ore ha ufficialmente approvato il vaccino dedicato ai bambini nella fascia d'età dei 5-11 anni, affermando che i benefici superano di gran lunga i rischi.

L’Ema approva il vaccino per i bambini tra i 5 e gli 11 anni: "I benefici superano i rischi"

L’Ema, l’agenzia europea per i medicinali, ha approvato il vaccino contro il Covid-19 per i bambini compresi nella fascia tra i 5 e gli 11 anni. La dose da somministrare sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 quella dei anni (10 microgrammi rispetto ai 30).

L’agenzia ci tiene a specificare che: “I benefici nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni superano i rischi, in particolare in quelli con condizioni che aumentano il rischio di Covid grave. Uno studio principale su bambini di 5-11 anni ha mostrato che la risposta immunitaria a Comirnaty somministrato a una dose più bassa (10 µg) in questo gruppo d’età era paragonabile a quella osservata con la dose più alta (30 µg) in pazienti di età compresa tra 16 e 25 anni”.

L’efficacia del vaccino è stata calcolata su un test condotto da Pfizer su 2 mila bambini, che hanno ricevuto in parte il vaccino e in parte il placebo. Dei 1.305 bambini che hanno ricevuto il vaccino soltanto 3 hanno ricevuto il Covid-19, rispetto ai 16 dei 663 bambini che hanno ricevuto il placebo.

La situazione Covid-19 in tutto il mondo

Quest’approvazione avviene in un momento assai delicato dedicato al coronavirus, poiché nel mondo moltissime nazioni stanno chiudendo a causa di una nuova ondata. In Italia, almeno per il momento, la situazione sembra essere ancora sotto controllo, con l’approvazione nella giornata di ieri del super green pass che dà nuove restrizioni ai “no-vax”.

Come riporta “La Repubblica”, presidente della Società Italiana di Pediatria, Annamaria Staiano, ha sottolineato l’importanza dei vaccini per i più piccoli: “Nelle ultime settimane stanno aumentando i contagi tra gli under 10, anche con malattia grave e qualche caso finito in terapia intensiva”. Lo stesso pensiero viene confermato da Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore di sanità, sottolineando che bisogna proteggerli da forme gravi o prolungate del coronavirus al fine di garantire la frequenza scolastica e per tutelare i loro spazi sociali.

Pierpaolo Sileri, parlando dei vaccini dedicato ai più piccoli, ci tiene a sottolineare che per loro non ci sarà nessuna obbligatorietà e smentendo immediatamente le voci su un possibile green pass per la fascia dei 5-11 anni. In Italia le somministrazioni dovrebbero iniziare verso la terza decade del mese di dicembre.

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