Le linee guida della sanità nei prossimi anni: il programma della ministra Grillo

La ministra Giulia Grillo ha stilato con un programma preciso le linee guida da seguire nei prossimi anni per migliorare la sanità pubblica: una serie di iniziative che meritano molta attenzione.

Le linee guida della sanità nei prossimi anni: il programma della ministra Grillo

La ministra della Salute Giulia Grillo, nella giornata del 26 luglio 2018, ha presentato di fronte alle commissioni competenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica il programma che il suo dicastero dovrà eseguire nei prossimi anni: una serie di linee guida ben precise con l’obiettivo ben preciso di migliorare in modo definitivo il modello sanitario italiano.

Tra i primi punti del programma spicca l’Anagrafe nazionale dei vaccini, un problema spinosa di cui si è discusso tanto (forse anche troppo) negli ultimi anni, uno strumento con il quale fare chiarezza definitivamente sull’obbligo delle vaccinazioni, registrare i soggetti sottoposti a vaccino e quelli no, per respingere quanto prima il ritorno e l’insorgenza di malattie pericolose.

Altro punto degno di interesse è la creazione dei cossidetti “Stati generali per il benessere equo e sostenibile”, un’assemblea di rappresentanti di Regioni, rappresentanti delle strutture sanitarie, delle aziende farmaceutiche e dei cittadini, per proseguire con delle tabelle temporali vere e proprie nel conseguimento di obiettivi di eccellenza in tema di ricerca sanitaria, di cura e di prevenzione di malattie per ora ancora delle quali non c’è una terapia che porti alla guarigione.

Un punto da eseguire già nei primi anni del nuovo Governo è quello che riguarda il gruppo ASviS 3, i cui membri devono correggere i punti della sanità che non funzionano nel sistema sanitario italiano secondo l’Agenda ONU, ovvero la disomogenità della qualità delle cure sul territorio nazionale, le cure a disposizione dei disabili, l’integrazione dei servizi col territorio e la lotta agli sprechi.

La lotta alle fake news (qui inevitabilmente si torna a pensare ai vaccini) è un fondamento che il Ministero della Salute vuole rendere solido: almeno in ambito sanitario, la battaglia contro le “bufale” deve essere totale, perché gli effetti collatterali sarebbero devastanti per i singoli soggetti o per l’intera comunità nazionale. L’obiettivo è quello di emanare una legge che contrasti le notizie prive di fondamento.

Infine, una mira da portare a compimento riguarda l’annoso problema dei rimborsi sanitari nazionali e regionali, un sistema che spesso è vittima di truffe e mazzette da parte di operatori sanitari di ogni ordine e grado. E’ necessario secondo il Ministero trovare un equilibrio tra una stretta alle iniziative dei “furbetti” e quello di preservare un sistema che dà modo di usufruire al sistema sanitario anche ai meno abbienti.

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