Le cure sbagliate provocano più morti dell’assenza di terapie

Le morti causate da una cattiva sanità e da una cura non idonea sono molto superiori, rispetto ai decessi causati dalla mancanza di terapie o di medicinali per determinate malattie.

Le cure sbagliate provocano più morti dell’assenza di terapie

A quanto sembra, secondo alcuni dati riportati, le cure di pessima qualità o sbagliate, fanno più danni e causano più vittime rispetto ai decessi dovuti al fatto di non avere una soluzione a particolari malattie. Fino a un po’ di tempo fa, era semplicemente un pensiero che molte persone facevano al seguito dei vari episodi verificati di malasanità. 

Tuttavia, di recente, sono stati pubblicati dei dati che confermano e danno ragione al pensiero di molti cittadini. Parliamo di 5 milioni di morti all’anno solo per cure sbagliate, mentre le vittime scendono a 3.6 milioni se parliamo di patologie al quale non esistono ancora dei rimedi, come ad esempio l’AIDS o il diabete.

Malasanità e cure sbagliate: i dati sulle morti annuali

I dati derivano da una ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet, in cui viene confermato che la negligenza di alcuni medici, o spesso anche l’inesperienza, porta a morire un numero cinque volte superiore il numero di vittime, ad esempio, dell’AIDS, e tre volte superiore al numero di persone uccise per il diabete.

La Lancet Global Health Commission è un progetto che riunisce 30 esperti, che provengono da 18 paesi del mondo, che hanno trovato un modo per analizzare la qualità del sistema sanitario mondiale. L’obiettivo, ovviamente, è quello di migliorare la sanità, sia in termini di qualità che di efficienza.

Le cure peggiori vengono date proprio negli Stati Uniti e le vittime più colpite sono le famiglie con un reddito medio-basso che, ovviamente, si rivolgono ai medici che trovano, non potendone pagare uno competente. Solo nell’ambito delle malattie cardiovascolari, le morti per malasanità in America riguardano l’84% delle vittime totali. Si tratta di un dato abbastanza negativo, senza considerare che, anche tra i bambini, c’è un alto tasso di morti poco dopo il parto, a causa di una gestione non idonea dei sintomi.

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