L’autismo ha un legame con l’eccessiva presenza di estrogeni nell’utero materno

L’eccessiva presenza di estrogeni nell’utero materno può determinare maggiori rischi di autismo nel neonato. A suggerirlo è un recente studio del dottor Simon Baron-Cohen della University of Cambridge.

L’autismo ha un legame con l’eccessiva presenza di estrogeni nell’utero materno

Tutt’oggi non è chiaro quali siano le cause scatentanti dell’autismo, il disturbo generalizzato dello sviluppo che negli ultimi anni ha conosciuto un preoccupante aumento di casi. Secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia l’autismo è un problema sempre più rilevante, in quanto colpisce un bambino ogni 77, e la tendenza per i prossimi anni è destinata a peggiorare.

Finora la ricerca in campo medico che ha cercato di individuarne le cause non ha raccolto grandi successi. Sul punto l’ultimo studio che ha cercato di fornire una risposta è stato diretto da Simon Baron-Cohen, direttore del centro di ricerca sull’Autismo presso la University of Cambridge.

Dalla sua ricerca apparsa sulla rivista Molecular Psychiatry, si è giunti alla conclusione che un’eccessiva presenza di estrogeni nell’utero materno potrebbero determinare un maggior probabilità di autismo per il nascituro. In altre parole esisterebbe un legame tra gli ormoni femminili e il disturbo in questione.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori si sono focalizzati sullo studio della concentrazione degli estrogeni nel liquido amniotico di un campione di gestanti. Le madri che ne registravano una maggior quantità, hanno evidenziato anche una più alta probabilità di avere un figlio affetto da autismo.

In passato altre ricerche avevano collegato l’autismo all’eccessiva presenza di androgeni (gli ormoni maschili) nel liquido amniotico. Da qui il dottor Baron-Cohen è convinto che “questi risultati supportano l’idea che l’aumento degli ormoni sessuali steroidei sono una delle potenziali cause dell’autismo”. Detto in altre parole, l’eccesso di ormoni, che siano essi androgeni o estrogeni, incide sullo sviluppo del cervello del feto. Questi alti livelli, per quanto è dato sapere, possono dipendere dalla madre, dal feto oppure della placenta. Compito della ricerca sarà dunque quello di fare luce sul perché si crei questa eccessiva presenza di ormoni, appurando come tutto ciò possa interagire con lo sviluppo del nascituro nel grembo materno.

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