Oltre all’alimentazione e alle visite mediche di routine, è risaputo che anche l’attività sportiva è a tutti gli effetti un valido strumento che permette di ridurre efficacemente l’insorgenza dei tumori. A confermare questa conclusione, troviamo ora la revisione di nove studi in cui ha preso parte un nutrito campione composto da 750mila persone, pubblicata dal National Cancer Institute americano sul Journal of Clinical Oncology.
Stando a quanto scoperto dai ricercatori d’oltreoceano, attenendosi alle linee guida internazionali, l’attività fisica andrebbe praticata a livello moderato tra le 2,5 e le 5 ore settimanali, oppure in modo intenso per un lasso di tempo compreso tra le 1,25 e le 2,5 ore a settimana.
Chi si attiene a queste raccomandazioni, ha dimostrato di avere anche un minor rischio di ammalarsi di una lunga serie di tumori. L’attività fisica ha infatti ridotto dell’8% il cancro al colon per chi praticava un’attività fisica moderata, percentuale che raggiungeva addirittura il 14% tra coloro che si sottoponevano ad un esercizio fisico più intenso.
Ma allo stesso tempo, risultati apprezzabili sono stati registrati anche nel caso del tumore al seno (rispettivamente -6% e -10%). Altre riduzioni significative sono state segnalate anche nel caso del tumore all’endometrio (-10% e -18%), al rene (-11% e -17%), al fegato (-18% e -27%), per quanto riguarda il mieloma (-14% e -19%) e il linfoma non-Hodgkin (-11% e -18%).
Alpa Patel, direttore scientifico senior della ricerca sull’epidemiologia presso l’American Cancer Society, ha quindi voluto sottolineare l’importanza dell’attività fisica. “Questi dati forniscono un forte sostegno al fatto che questi livelli raccomandati sono importanti anche per la prevenzione del cancro”, ha ricordato aggiungendo che la sedentarietà oltre ad essere un male che affligge sempre di più le società moderne, è causa anche di altre patologie molto diffuse di natura cardiovascolare e non da ultimo del diabete.