L’allarme dell’OMS: “La pandemia di Covid-19 durerà a lungo”

A farlo presente è Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’agenzia dell’ONU dedicata alle tematiche sanitarie su scala mondiale, il quale ha altresì aggiunto che gli effetti della pandemia si faranno sentire per decenni.

L’allarme dell’OMS: “La pandemia di Covid-19 durerà a lungo”

Dopo i recenti record di contagi da Coronavirus registrati a livello planetario, la linea della prudenza è più che mai d’obbligo. A ricordarlo è stato il Comitato di emergenza sul Covid-19 convocato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità.

Alla luce di questa premessa, la priorità non può che essere quella di continuare a sostenere tutti gli impegni presi per ridurre il diffondersi della malattia sia a livello locale che globale. Come ricordato dall’agenzia sanitaria dell’ONU, i dati delle ultime settimane lasciano intendere che “la pandemia di Covid-19 durerà ancora a lungo”.

A testimonianza di questo assunto, è sotto gli occhi di tutti la triste realtà di diversi paesi, che dopo aver affrontato una grave crisi sanitaria, sono alle prese con il ritorno di pericolosi focolai. Prendere sottogamba i numeri della pandemia e le norme sul distanziamento sociale, sarebbe quindi un errore che nessun governo dovrebbe commettere. A fronte di ciò, è stato altresì sottolineato che “la pandemia è una crisi sanitaria che si verifica una volta al secolo, i cui effetti si faranno sentire per i decenni a venire”.

In ragione della situazione che stiamo attualmente attraversando, il Comitato ha concordato all’unanimità di continuare a ritenere l’epidemia “un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale”; in altre parole, rappresenta il più alto livello di allarme che può essere lanciato da parte dell’OMS, tra le altre cose già in essere dallo scorso 30 gennaio, quando la malattia era circoscritta ai soli casi segnalati all’interno della Cina.

Da qui sono state formulate una serie di raccomandazioni, esortando allo stesso tempo ad accelerare in tutto ciò che attiene la ricerca, l’accesso alle diagnosi, ai finanziamenti in ambito medico-sanitario, alle terapie e ai vaccini. È stato poi consigliato di potenziare l’attività di sorveglianza e tracciamento dei contagi, misure che dovrebbero essere costantemente regolate in ragione dell’evolversi della crisi. Il comitato di emergenza sarà nuovamente convocato entro tre mesi, ma in ragione delle nuove circostanze che potranno verificarsi nelle prossime settimane, la riunione potrà essere anticipata se ritenuta opportuna dal direttore generale.

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