L’allarme della FDA: alcuni cosmetici della Claire’s contengono amianto

La Food and Drug Administration ha lanciato l’allarme: alcuni cosmetici a marchio Claire’s contengono amianto. La società ha precauzionalmente ritirato i prodotti incriminati, pur essendo convinta dell’esistenza di errori nei test di laboratorio.

L’allarme della FDA: alcuni cosmetici della Claire’s contengono amianto

Per la Food and Drug Administration, l’ente governativo che si occupa di regolamentare la vendita di farmaci e alimenti sul suolo statunitense, non ci sono dubbi: alcuni prodotti del famoso brand Claire’s contengono fibre di amianto.

La segnalazione diramata anche per mezzo di un comunicato online, ha preso di mira una serie di articoli messi in vendita dalla società che produce bijoux, cosmetici, accessori per la bellezza e articoli da regalo. I prodotti in questione sono Claire’s Eye Shadows, Claire’s Compact Powder e Claire’s Contour Palette.

L’allarme dell’FDA

L’FDA, trattandosi di cosmetici, non ha l’autorità per chiederne il ritiro dal commercio, ma ha comunque invitato i consumatori a non comprarli. Tutti i prodotti incriminati contengono, infatti, tracce di amido di tremolite, un minerale che anche la normativa italiana ha parificato in tutto e per tutto all’amianto. Stando a quanto più volte ribadito dall’AIRC, questo elemento ha una comprovata efficacia cancerogena, in particolare è causa di tumori come il mesotelioma, il cancro al polmone, alla laringe, al colon-retto e alle ovaie.

Già nel 2017 la società aveva respinto le accuse, affermando che i test erano stati mal interpretati. Da qui l’FDA ha chiesto la riesecuzione delle verifiche, avvalendosi di laboratori terzi forniti dalla Occupational Safety and Health Administration e dalla AMA Analytical Services, Inc.
Anche i test indipendenti hanno confermato quanto segnalato, non lasciando dubbi sulla presenza di amianto nel talco utilizzato da Claire’s. Ad ogni modo dopo aver emesso il comunicato, l’FDA è stata nuovamente smentita dalla società di cosmetici, secondo la quale i test condotti sarebbero irregolari. A fronte di ciò, per dimostrare la propria buona fede e più che altro per un “eccesso di prudenza”, i vertici aziendali hanno convenuto di ritirare i prodotti che secondo il loro punto di vista continuano ad essere sicuri.

Per quanto riguarda, invece, il nostro Paese, ancora non si è in grado di poter dare una risposta in termini di rischi; è però logico aspettarsi che trattandosi di articoli venduti anche in Italia, l’allarme lanciato negli USA non sarà ignorato.

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