L’Africa sempre più nel mirino del Covid: mai così tanti casi dall’inizio della pandemia

Preoccupa la drammatica impennata dei contagi del continente africano, causata dall’elevata contagiosità della variante Delta e dall’esiguo numero di vaccinazioni.

L’Africa sempre più nel mirino del Covid: mai così tanti casi dall’inizio della pandemia

La drammatica accelerazione dei contagi da Covid-19 sta mettendo in ginocchio l’Africa. Nell’ultima settimana, gli oltre 200mila casi di positività hanno segnato un nuovo record che preoccupa le autorità sanitarie dell’intero continente.

Matshidiso Moeti, portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità, non ha nascosto tutta la sua preoccupazione, lasciando intendere che senza l’adozione di opportune contromisure, non è da escludere che la situazione possa ulteriormente precipitare diventando insostenibile. Ad allarmare è la velocità dei contagi, che di fatto raddoppiano ogni tre settimane. Responsabile di questa impennata è per lo più la variante Delta, ceppo di fatto dominante all’interno del continente.

Anche Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, si è detto angosciato per quanto sta accadendo in Africa. “Sia il numero di casi che di decessi sono quasi il 40% in più rispetto alla scorsa settimana. I casi sono aumentati del 52% e i decessi del 30%” ha dichiarato aggiungendo che il vero problema è rappresentato dallo scarso numero delle vaccinazioni.

Le statistiche parlano chiaro: ad oggi poco più dell’1% della popolazione africana è stato completamente vaccinato. Inoltre solo l’1,5% dei 2,7 miliardi di dosi distribuite a livello globale è stato somministrato in Africa. Da qui si spiega perché tutte le previsioni lasciano intendere che il 90% dei paesi africani non raggiungerà l’obiettivo di vaccinare il 10% della propria popolazione entro settembre.

Al momento le criticità maggiori si registrano in Sudafrica, Tunisia e Zimbabwe. Oltre ad aver introdotto dei lockdown, le autorità dello Zimbabwe hanno previsto l’arresto per coloro che non rispettano le norme sul distanziamento sociale. Sul punto il capo della polizia ha precisato che ogni giorno vengono fermate 3.000 persone che continuano ad affollare locali ed esercizi pubblici.

Anche in altri Paesi non si può certo gioire, anzi, l’adozione di taluni provvedimenti rischia di aumentare l’autoritarismo di alcuni governi conosciuti per le loro politiche liberticide e repressive. Per scongiurare il tracollo, diversi funzionari di molte ong si sono già mobilitati per ottenere la sospensione della proprietà intellettuale dei brevetti dei vaccini per il Covid-19, tuttora saldamente nelle mani dei colossi farmaceutici.

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