La Toxoplasmosi: attenzione donne in dolce attesa

Le donne in stato di gravidanza devono prestare attenzione ai loro movimenti per non portare danno al feto. Solitamente si raccomanda di non bere alcol e non fumare, ma vi è una malattia molto pericolosa che poche conoscono.

La Toxoplasmosi: attenzione donne in dolce attesa

Durante la gravidanza è necessario assumere un regime alimentare corretto, quindi nutrirsi di frutta e verdura di stagione, non bere bevande nervine come caffè o tè, eliminare gli alcolici e il fumo, bere almeno 2 litri d’acqua al giorno e portare a completa cottura carne e pesce. Quest’ultimo accorgimento è necessario al fine di evitare di contrarre malattie pericolose dovute ad agenti contaminanti.

Le malattie di questo tipo sono molte, per esempio l’amebiasi, la trichinellosi o la teniasi; ma la più pericolosa per una donna in stato di gravidanza è la toxoplasmosi, un’infezione parassitaria causata dal parassita Toxoplasma gondii. Il parassita può trovarsi nella carne di animali infetti, nelle feci dell’animale ma, soprattutto, in quelle del gatto.

Generalmente non causa sintomi che rendano necessario un intervento ma, in casi gravi, può portare infiammazione dell’occhio che – se degenera – causa complicazioni alla vista, mal di testa, stanchezza, febbre e ingrossamento di fegato e milza. In caso di gravidanza il parassita può passare al feto attraverso la placenta provocando malformazioni, aborto o morte in utero.

Ad oggi non esiste un vaccino contro la toxoplasmosi, ma la maggior parte dei casi di infezione è dovuta all’alimentazione di carne poco cotta. Constatato ciò, i metodi di prevenzione consistono nel portare a completa cottura la carne e lavarsi accuratamente le mani ogni volta che vi si entra in contatto. Un’altra fonte di contaminazione è la manipolazione della terra degli orti dove gli animali possono aver defecato. Di conseguenza è opportuno lavare accuratamente frutta e verdura.

La malattia viene trasmessa soprattutto attraverso gatti randagi, uccelli e topi contaminati. Nel caso in cui una donna in gravidanza venisse a contatto con la malattia, dovrebbe assumere antibiotici mirati per bloccarla. Nel caso in cui il trattamento non funzionasse, il bambino avrà malattie gravi già alla nascita soprattutto se l’infezione viene contratta nelle prime settimane di gravidanza.

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