La previsione di Bill Gates: "La prossima pandemia sarà peggiore del Covid"

Bill Gates, dopo aver donato circa 300 milioni alla Cepi, afferma che in futuro è molto probabile l'avvento di nuove pandemie ben peggiori del Covid-19.

La previsione di Bill Gates: "La prossima pandemia sarà peggiore del Covid"

Bill Gates, conosciuto per fondato la Microsoft, invita tutti a prepararsi per un futuro molto difficile. Secondo l’imprenditore il mondo nei prossimi anni potrebbe affrontare delle pandemie molto ben peggiori del Covid-19, che attualmente ha causato 338 milioni di casi con più di 5 milioni di decessi.

L’annuncio di un futuro viene viene fatto da Bill Gates dopo una donazione di 300 milioni di dollari alla  Cepi, che sta contribuendo in maniera seria nel portare il vaccino contro il Covid-19 anche nei paesi più poveri come in Africa, ove attualmente si contano meno del 10% di persone vaccinate.

Le dichiarazioni di Bill Gates

“Alla mia personale lista di obiettivi voglio aggiungere quella di far si che il mondo sia preparato alla prossima pandemia afferma con decisione il magnate americano che poi aggiunge: “Negli ultimi due anni abbiamo avuto importanti scoperte scientifiche, abbiamo realizzato vaccini sicuri in un modo più veloce che in passato, ma abbiamo anche visto che la disuguaglianza nella distribuzione degli strumenti sanitari, la mancanza di fondi hanno lasciato troppe persone indietro e ad affrontare rischi alla loro salute”.

La sua speranza resta quella di poter distribuire i vaccini in maniera più giusta e non di dare giocoforza priorità ai paesi più “ricchi”: “Abbiamo bisogno di un società più giusta, di accelerare la fornitura globale di vaccini in futuro, realizzare più dosi e distribuirle più equamente. Abbiamo anche bisogno di più strumenti per contenere rapidamente focolai nel momento in cui si verificano, grazie a test rapidi, prontamente disponibili, e migliori sistemi logistici per arginare più velocemente”.

Proprio parlando della Cepi, al momento l’organizzazione sta cercando dei fondi, che ammontano a circa 3,5 miliardi di dollari, per provare a trovarsi pronta nel creare ulteriori vaccini con l’obbiettivo di sviluppare un nuovo vaccino a circa 100 giorni in caso di comparsa di un nuovo virus.

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