La pillola contraccettiva protegge dall’influenza

Una recente ricerca ha dimostrato che la pillola contraccettiva, utilizzata da milioni di donne, oltre ad evitare gravidanze indesiderate, protegge il sesso femminile dall'influenza, riducendone le complicanze.

La pillola contraccettiva protegge dall’influenza

La pillola anticoncezionale (o pillola contraccettiva) è ad oggi il metodo più efficace per proteggersi da una gravidanza indesiderata (la percentuale di insuccesso è inferiore ad 1).

Il dibattito sulla pillola anticoncezionale, attualmente utilizzata da più di 100 milioni di donne nel mondo, è in corso da decenni ed è tuttora aperto, tra sostenitori e contrari.

Nonostante ne esistano di diversi tipi, con diversi dosaggi e diverse combinazioni di ormoni, la pillola viene utilizzata sempre di più come uno strumento terapeutico. Viene infatti sempre più spesso utilizzata per fini extra-contraccettivi, ad esempio per combattere l’irregolarità mestruale, l’irsutismo e l’acne e per prevenire l’artrite e alcuni tumori, quali il tumore alle ovaie, quello al collo dell’utero è quello al colon.

Recentemente uno studio, condotto da un team di ricercatori della prestigiosa Johns Hopkins University e pubblicato sulla rivista Plos Pathogens, ha scoperto un altro beneficio derivante dall’utilizzo della pillola anticoncezionale: il progesterone (o 4-pregnen-3,20-dione), un ormone che si trova comunemente nelle pillole contraccettive, proteggerebbe le donne dall’influenza o comunque ne riduce le complicanze. Si tratta di una cosa non da poco, dal momento che è stato dimostrato che le donne in età riproduttiva hanno circa il doppio delle probabilità di soffrire di complicazioni legate al virus influenzale rispetto al sesso maschile.

Uno degli autori dello studio, Sabra Klein, ha spiegato: “Abbiamo scoperto che il progesterone sembra giocare un ruolo di primo piano nel riparare le cellule polmonari, un effetto davvero significativo per la salute delle donne”. Infatti le cavie su cui sono stati effettuati questi primi test (topi con un virus dell’influenza A a cui è stato somministrato progesterone) hanno mostrato una minore infiammazione e una migliore funzione polmonare; inoltre eventuali danni alle cellule polmonari si sono riparati più velocemente.

I ricercatori ipotizzano che questo effetto benefico sia legato alla produzione di una proteina, chiamata amfiregulina.

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