Secondo uno studio appena pubblicato sul Journal of Neuroscience, la nicotina favorisce il consumo di alcol, determinando una vera e propria dipendenza. A stabilirlo è un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute a La Jolla in California e dell’NIH, che ha osservato come, nei topi sottoposti a vapori di alcol, nel giro di due mesi si sviluppasse la dipendenza ingerendo una quantità di birra pari a sei lattine.
La dipendenza si è manifestata anche nel secondo gruppo a cui è stata somministrata della nicotina, e i ricercatori hanno accertato che i topi arrivano a bere simili quantità di alcol in appena tre settimane. I ricercatori sono dunque convinti che la nicotina agisce facendo leva sul circuito dove risiede il controllo degli impulsi. Ecco un commento avanzato dai ricercatori: “È interessante notare che le aree neurali attivate da nicotina ed alcool insieme – nucleus accumbens, corteccia prefrontale ventromediale, amigdala – sono diverse dai neuroni attivati da ciascuna sostanza da sola”.
E il dottor Roberto Cavallaro, responsabile Disease Unit per i Disturbi Psicotici dell’Ospedale San Raffaele Turro aggiunge: “Sappiamo da tempo che la nicotina è un importante fattore di mediazione e di modulazione nello sviluppo di tutte le dipendenze e quella con l’alcol è un’associazione ben nota. Inoltre, la nicotina è anche di ostacolo alla disintossicazione da alcol, perché può aumentare il fenomeno de craving in particolare nelle donne. E ciò dovrebbe essere considerato nel disegno di programmi di recupero”.
Le più vulnerabili all’effetto alcol e nicotina sono le donne fumatrici, ma ancora non è ben noto il motivo di questo effetto di genere. Quello che è certo è che le dipendenze cambiano da individuo a individuo e i loro effetti possono causare gravi disturbi e rendere il soggetto suscettibile. Secondo i ricercatori è fondamentale non bere mai un bicchiere di alcoolico prima dei 18 anni, in modo da non abituare un cervello in fase di sviluppo a stimoli sbagliati e pericolosi.