La mascella si adatta automaticamente in base alla durezza del cibo: più è duro e più diventa forte

Una nuova ricerca proveniente dal Giappone conferma che in base alla durezza del cibo che si mastica, e dunque in base alla forza applicata, si modifica la struttura delle mascelle.

La mascella si adatta automaticamente in base alla durezza del cibo: più è duro e più diventa forte

Una parte del corpo umano che presenta ancora dei lati oscuri è rappresentata dalla mascella. Studiando la storia, è possibile notare come le mascelle degli uomini primitivi fossero molto più dure rispetto al quelle attuali. Il motivo principale è che all’epoca si mangiava la carne cruda, molto dura, e dunque le mascelle dovevano essere all’altezza del compito, mentre oggi che è possibile cuocerla, le mascelle si sono evolute riducendosi di dimensioni. Il tutto, oggi, ha una spiegazione scientifica.

Durante la vita, il tessuto osseo dello scheletro subisce delle modifiche in base ai vari cambiamenti che si verificano. È un po’ la stessa logica dell’attività fisica: i muscoli cambiano consistenza se sottoposti ad un allenamento costante. Nel caso della mascella, la struttura cambia in base alla forza di chiusura applicata per masticare.

Masticare cibi duri rafforza la mascella

Lo studio arriva dalla Tokyo Medical and Dental University (TMDU), e due ricercatori – Masamu Inoue e Takehito Ono – hanno trovato le cause per la quale avvengono queste modifiche di struttura alla mandibola. La ricerca è stata effettuata sui topi, i quali sono stati nutriti con cibi più duri, e dunque hanno dovuto esercitare una forza di chiusura molto maggiore.

L’obiettivo era verificare se effettivamente la forza di masticazione influenzasse la ricostruzione della mascella. I risultati hanno soddisfatto le aspettative, perché il carico meccanico applicato dalle mascelle aumenta la citochine degli osteociti nell’osso, con conseguente aumento della formazione ossea. Nello specifico i cibi duri hanno comportato maggiore attivazione nella corteccia motoria primaria del cervello, che controlla i muscoli masticatori.

Quello che potrebbe derivare da questo studio e da questi risultati è che potrebbe essere facilitato lo sviluppo di trattamenti per combattere le anomalie scheletriche come, ad esempio, la deformazione della mandibola: “I nostri dati indicano che la forza masticatoria può provocare cambiamenti nella struttura facciale modulando la funzione delle cellule che regolano la ricostruzione ossea”, riporta un coautore.

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