La dipendenza da smartphone colpisce più di 10.000 ragazzi

In seguito ad uno studio, che ha visto protagonisti 42.000 ragazzi, è emerso che oltre il 20% di essi potrebbe avere un problema con lo smartphone: i sintomi che sono stati registrati rappresentano quelli di una vera e propria dipendenza.

La dipendenza da smartphone colpisce più di 10.000 ragazzi

Ormai quasi tutti i ragazzini posseggono un cellulare e ne fanno un uso continuo e regolare; secondo i genitori, questi aggeggi, sarebbero da catalogare al pari di una nuova droga con tanto di “astinenza” nel caso esso venga negato. Uno studio britannico, quindi, ha pensato di analizzare proprio il comportamento degli adolescenti che si sviluppa in assenza del cellulare.

La ricerca, sviluppata dagli psichiatri del King’s College di Londra, afferma la presenza di una vera e propria dipendenza da parte dei ragazzini verso i cellulari: quando quest’ultimo viene negato, o semplicemente non è possibile il suo utilzzo, essi presentano disagi che possono sfociare fino in attacchi di panico. Inoltre, i nativi digitali, non sarebbero in grado di controllare il tempo che trascorrono utilizzando lo smartphone; questi sintomi, stando a quanto evidenziato dagli specialisti, potrebbero generare alcune gravi conseguenze per la salute mentale.

I risultati dello studio condotto a Londra sono stati pubblicati su Bmc Psychiatry: dall’articolo è emerso che la ricerca ha analizzato ulteriori 41 studi precedenti che hanno visto coinvolti 42.000 giovani. Dallo studio è apparso evidente che il 23% degli analizzati aveva comportamenti coerenti con una forma di dipendenza: ansia e difficoltà a controllare l’uso del dispositivo, fino a renderlo limitante per le altre attività quotidiane.

Tale comportamento, quindi, sarebbe stato il campanello d’allarme per riconoscere una nuova forma di dipendenza: quella da smartphone. Questa problematica, inoltre, potrebbe esseere correlata ad altri disagi come lo stress, la mancanza di sonno e gli scarsi risultati scolastici.

Uno degli autori della ricerca, Nicola Kalk dell’Istituto di Psichiatria, psicologia e neuroscienze del King’s College, spega: “Gli smartphone sono qui per restare e c’è bisogno di far luce sulla prevalenza dell’utilizzo problematico. Non sappiamo se è lo stesso smartphone a creare dipendenza o le app che le persone utilizzano, tuttavia, è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso dello smartphone nei bambini e nei giovani, e i genitori dovrebbero essere consapevoli di quanto tempo i loro figli trascorrono al telefonino“.

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