La caffeina assunta dalla madre può arrivare al feto. Lo studio

I ricercatori della Iowa State University (USA) hanno dimostrato che la caffeina assunta dalla madre in gravidanza potrebbe arrivare in piccola parte al feto, attraversando dunque la placenta.

La caffeina assunta dalla madre può arrivare al feto. Lo studio

All’interno del grembo della madre, il feto è circondato dalla placenta, il cui compito è, tra i tanti, anche quello di far passare o meno, farmaci e sostanze nel sangue del bambino. Alcune sostanze nocive, però, riescano comunque ad attraversarla costituendo un pericolo per il piccolo.

Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori della Iowa State University (USA) una di queste sostanze è la caffeina, contenuta non solo in alimenti e bevande ma anche in alcuni farmaci da banco.

Lo studio

I ricercatori della Iowa State University per avere conferma della loro ipotesi, hanno utilizzato una placenta su chip, che riproduce a livello microscopico il funzionamento della placenta.

Questa piattaforma, ricostruita in laboratorio, è composta da uno strato di cellule materne prelevate da una vera placenta e uno di cellule fetali prelevate dal cordone ombelicale. I due strati sono stati poi separati da una membrana sottilissima che imita il comportamento della barriera placentare.

Per il loro studio, i ricercatori hanno sottoposto la placenta su chip alla caffeina per monitorarne gli effetti nelle successive sette ore e mezza. Inizialmente, gli studiosi hanno iniziato immettendo una concentrazione di 0,25 milligrammi per millimetro; dopo sei ore e mezza, il livello era sceso, nel lato materno, a poco più di 0,15 milligrammi per millimetro. Dopo cinque ore, sul lato del feto la sua concentrazione era di 0,0033 milligrammi per millimetro. Il risultato dell’esperimento è quindi che una piccola parte di caffeina è riuscita a filtrare attraverso la placenta.

Lo studio richiede ulteriori approfondimenti, per capire se quanto osservato in laboratorio può presentarsi anche in una gravidanza reale.

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