Le verdure? Buone, ma troppo lunghe da cucinare. E’ questo il pensiero condiviso da molti italiani riguardo a verdure ed ortaggi, considerati “gustosi e nutrienti” ma poco pratici da cucinare. Una ricerca condotta da Doxa ha infatti appurato che il 91% dei cittadini italiani consuma abitualmente le verdure, e circa 7 persone su 10 hanno affermato di trovarle particolarmente buone. E’ stato sfatato insomma il mito della verdura quale “alimento sano ma poco gustoso”, da ingurgitare tappandosi il naso solo per andare incontro al benessere dell’organismo.
In particolare, il 58% dei giovani ha affermato di aver aumentato il proprio consumo di verdura negli ultimi 10 anni; proprio coloro che nell’immaginario collettivo si lamentavano per quella terrina d’insalata sulla tavola, chiedendo piuttosto una porzione di patatine fritte come contorno. Solo l’8% degli intervistati ha invece confessato di averne ridotto il consumo nello stesso arco temporale. Superato questo problema, però, se n’è presentato un altro: le verdure sarebbero lunghe da cucinare.
La frequenza con la quale vengono consumate le verdure è stata stimata in “una volta al giorno” in media, mentre il 20% delle persone chiamate a rispondere al questionario (praticamente una su cinque) hanno reso noto di mangiarle anche più di 10 volte a settimana. A guidare la speciale classifica dei consumatori di verdure sono le donne, che hanno fatto registrare una media di consumo di 7,6 verdure a settimana, mentre gli uomini si assestano a 6 pasti settimanali comprensivi di verdura.
Inoltre, è emerso che nel Nord Italia si consumano molte più verdure (7,5 volte a settimana) piuttosto che nelle regioni del Centro (6,9 volte a settimana); la frequenza cala al Sud, con i meridionali abituati a consumare verdura solo 5,3 volte a settimana. Il 28% degli intervistati ha però dichiarato che le verdure richiederebbero tempi di cottura troppo lunghi, mentre l 14% di loro ha reso noto che non stimolano la creatività in cucina, spingendo chi le prepara a fare affidamento sempre sulle stesse ricette.
E’ triste invece il dato riguardante lo spreco di cibo: il 52% degli italiani che hanno partecipato allo studio, hanno affermato di buttare spesso nel cestino le verdure acquistate, per non essere riuscito a consumarle in tempo prima che andassero a male. Non a caso, è stato rilevato che l’85% delle verdure buttate sono quelle fresche, mentre il restante 15% degli sprechi è composto da verdure conservate (9%) e surgelate (6%).