L’ipertensione è considerata la prima causa di morte al mondo, con il 14% di decessi che si verificano su una persona su tre. Questa patologia, che agisce silenziosa e provoca la morte, è anche la causa del 7 % delle disabilità a livello mondiale. La Giornata Mondiale contro l’Ipertensione, che cade oggi 17 maggio, è sponsorizzata a livello internazionale dalla World Hypertension League, e in Italia dalla Siia.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha rilevato i dati statistici sulla patologia, l’ipertensione potrebbe essere combattuta attraverso piccoli accorgimenti che andrebbero a formulare una terapia adeguata per tenere il paziente sotto controllo e aiutarlo ad affrontare la malattia. Durante la giornata dedicata all’ipertensione, si potrà infatti eseguire un controllo sulla situazione del paziente, per accertare la sua condizione e capire come intervenire.
In Italia esistono già delle terapie efficaci per agire sulla persona riducendo il rischio di mortalità, ma secondo il presidente della Società Italiana per l’Ipertensione Arteriosa, Claudio Borghi, solo una persona su quattro esegue una cura adatta con risultati soddisfacenti. Il valore della pressione arteriosa cambia da individuo a individuo, e dipende nella maggior parte dei casi dallo stile di vita condotto fin da giovani, che ha portato magari ad esagerare nel consumo di sale, fumo e altri elementi che danneggiano e cambiano i valori della pressione arteriosa. Un consumo moderato di sale e la diminuzione o la totale abolizione del fumo, abbinati a una dieta salutare con molta frutta e verdura, sono le principali componenti di una vita sana per le arterie, e un toccasana per la pressione e la circolazione.
Lo scopo della Giornata Mondiale è quello di infondere nei pazienti la consapevolezza che basta poco per migliorare il loro stato, e ridurre il rischio di morte. Uno stile di vita più rilassato e qualche minuto in più da dedicare a noi stessi, sono una terapia vincente per allontanare l’ipertensione.