Influenza, HIV e cancro: si studia l’utilizzo di vaccini mRNA

I vaccini mRNA potrebbero tornare utili per aiutare il sistema immunitario a sconfiggere diversi tipi di malattie ancora oggi senza soluzione. Ecco cosa si sta studiando in questi mesi

Influenza, HIV e cancro: si studia l’utilizzo di vaccini mRNA

Con la pandemia da Covid-19, sentiamo sempre più spesso parlare di vaccini mRNA. Questa soluzione ha permesso di avere dei vaccini come Moderna e Pfizer in tempi record, riducendo la trasmissibilità del noto virus SARS-COV-2. La tecnologia mRNA consiste nel fatto di istruire le cellule del sistema immunitario a produrre proteine specifiche utili a neutralizzare la minaccia del momento. Prima dell’arrivo della pandemia da Covid-19, la soluzione mRNA era vista con scetticismo in quanto i risultati non sembravano garantiti. 

Al giorno d’oggi, invece, c’è una fiducia sempre crescente nell”utilità dei vaccini a base mRNA e si studiano delle soluzioni che potrebbero aiutare a guarire anche da malattie come i tumori, l’HIV, la malaria e altro ancora. Al momento le ricerche sono già work in progress, quindi non sembra un’utopia. 

Usare i vaccini mRNA per contrastare tumori, HIV e altro ancora

Per quanto riguarda l’influenza, al momento ci sono 4 virus influenzali in circolazione. Ognuno di essi evolve in modo tale che il vaccino dell’anno precedente risulti inefficace. Per sviluppare un vaccino in modo tradizionale servono diversi mesi, e nel frattempo il virus è libero di circolare. Inoltre, muta anche nel tempo e quindi la medicina non riesce a stare perfettamente al passo con le varie mutazioni. La soluzione ideale sarebbe un vaccino unico che potrebbe funzionare anche sulle mutazioni future. Infatti, esso dovrebbe puntare alla proteina influenzale “base”, che non cambia molto da ceppo a ceppo. Con i vaccini di tipo mRNA, sarebbe possibile produrre un vaccino in tempi più brevi, e potrebbe contrastare in tempo anche l’influenza del momento. Al momento in Pennsylvania, in un’Università, si sta studiando questa possibilità. Il vaccino che stanno studiando dovrebbe utilizzare 12 diversi pezzi di mRNA. L’obiettivo è iniziare la sperimentazione umana già nel 2023. 

Contro i tumori, esiste già il vaccino HPV. Protegge principalmente dai tumori cervicali e previene migliaia di casi ogni anno. La speranza è anche in questo caso usare dei vaccini mRNA contro il cancro che possano istruire il sistema immunitario a riconoscere le mutazioni prima che si verifichino e agire di conseguenza. Al momento una possibile soluzione la si sta studiando all’Università di Duke, negli Stati Uniti. Il suo team prevede di sperimentare un vaccino mRNA il prossimo anno in pazienti con carcinoma mammario in stadio avanzato. Se dovesse avere successo, le vite dei pazienti potrebbero essere allungate di mesi, fino a sconfiggerlo definitivamente. 

Per quanto riguarda l’HIV, gli anticorpi che del sistema immunitario entrano in azione quando la malattia già è allo stadio avanzato. Anche questa ricerca la stanno portando avanti dei ricercatori della Duke University. Si studia una sequenza di 4 o o 5 vaccini mRNA multi-target. I ricercatori pensano che un vaccino simile contro l’HIV non potrà raggiungere un’efficienza del 90% come avvenuto con il Covid-19. Tuttavia sarebbe già un successo arrivare al 50%. 

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