Infarto: attenzione all’aspetto dei vostri piedi

I piedi, così come numerose altre parti del corpo, lanciato dei campanelli d'allarme che potrebbero sottendere un infarto. Scopriamo quali sono i sintomi più diffusi.

Infarto: attenzione all’aspetto dei vostri piedi

Con il termine infarto ci si riferisce alla necrosi, quindi alla morte, del tessuto muscolare cardiaco. I motivi per cui una regione più o meno estesa del cuore va incontro a necrosi, pur essendo diversi, si riconducono tutte all’insufficiente apporto di ossigeno alle cellule che lo compongono. 

I segnali dell’infarto possono comparire improvvisamente, in maniera piuttosto lieve e sfumata nelle ore o, addirittura, nel giorni immediatamente precedenti, per cui è opportuno prestare attenzione ai sintomi avvertiti dal nostro corpo che fungono, molto spesso, da campanelli d’allarme e non vanno sottovalutati. 

I sintomi 

Il sintomo più diffuso di un infarto è rappresentato dal dolore al braccio sinistro che, negli uomini, si sposta dalla spalla lungo il braccio sinistro o fino al mento. Se il dolore arriva all’improvviso ed è insolitamente forte o accompagnato da senso di pressione o compressione al petto, bisogna cercare immediatamente aiuto. Nelle donne, il dolore può essere più attenuato, può irradiarsi al braccio destro o sinistro,può coinvolgere il mento, le scapole e la parte superiore della schiena. Il gentil sesso ha più probabilità di avvertire mancanza di respiro, dolore alla schiena o alla mascella, nausea e vomito.

Tra i campanelli d’allarme da non sottovalutare troviamo: l’apnea notturna, gengive sanguinanti, gonfie o doloranti, indigestione, bruciore di stomaco, accompagnati da mancanza di respiro, sudorazione o singhiozzo. Ma c’è un sintomo che in pochi associano alla possibile insorgenza di un infarto e che non deve essere traslasciato: parliamo delle gambe e dei piedi gonfi che potrebbero nascondere un’insuffienza cardiaca congestizia. E’ importante sapere che al presentarsi di disturbi tipici o suggestivi di infarto bisogna subito chiedere assistenza medica ed arrivare in Pronto Soccorso nel più breve tempo possibile. 

I fattori di rischio 

 Per l’infarto miocardico, come per molte malattie, la migliore terapia è la prevenzione, che comporta la riduzione, o meglio l’eliminazione, dei fattori di rischio. Tra i fattori di rischio non modificabili ci sono l’età, l’etnia e la storia familiare di una persona. I fattori di rischio modificabili sono quelli sui quali si può intervenire, apportando determinati cambiamenti nello stile di vita. Pensiamo al fumo, alla dieta, all’esercizio fisico. 

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