La vaginosi batterica è un’infezione particolarmente diffusa curabile con gli antibiotici. Spesso i farmaci non riescono a debellare l’infezione ed essa ritorna. Per le donne incinte è molto rischiosa perchè può indurre ad un parto prematuro, inoltre la malattia, se trascurata, favorisce l’insorgere di infezioni urinarie o di malattie sessualmente trasmissibili.
La vaginosi batterica si manifesta a causa di un cambiamento dell’equilibrio della microflora vaginale. Le cause del cambiamento della microflora sono molte: dieta, stress, stile di vita o farmaci. Gli esperti spiegano che un cambiamento del ph fa prosperare alcuni batteri, compresi i responsabili di quest’infezione.
La presenza della malattia si manifesta con prurito, bruciore intimo ed aumento delle perdite vaginali di colore bianco-giallastro con cattivo odore. Le donne più a rischio sono quelle in età fertile ma i fattori predisponenti sono: rapporti non protetti, uso di contraccettivi meccanici, uso di detergenti intimi aggressivi. Durante la gravidanza, la carenza di vitamica D favorisce l’insorgere dell’infezione, lo stesso vale per il diabete. Viene diagnosticata con una normale visita ginecologica con misurazione del ph. Il Pap test è scarsamente utile per questo tipo di infezione.
La sperimentazione condotta da un team della John Hopkins University sta effettuando dei test sul trapianto del liquido vaginale per proteggere le donne dall’infezione. Le donatrici dovranno inserire un disco di plastica flessibile nella vagina così da raccogliere un campione di liquido. Successivamente la sperimentazione avverrà su 40 pazienti, alcune riceveranno il liquido, altre un placebo.
Sono state effettuate analisi sulle donatrici, i ricercatori hanno infatti esaminato 20 donne. Sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology sono poi stati pubblicati i risultati; le donne donatrici non dovevano aver avuto rapporti per 30 giorni prima di effettuare la donazione così da rendere piì sicuro il trapianto.
Con il trapianto di liquido vaginale, la vaginosi batterica non dovrebbe più manifestarsi.