Il ventilatore fa bene o male alla salute?

Un recente studio condotto dall'Università di Sidney chiarisce quando l'utilizzo dei ventilatori è raccomandabile e quando invece può diventare dannoso per la salute umana.

Il ventilatore fa bene o male alla salute?

Durante l’estate, il periodo più caldo dell’anno, la domanda che tutti noi inevitabilmente ci poniamo è la seguente: il ventilatore fa bene o fa male alla salute? Il ventilatore infatti sembrerebbe essere un dispositivo essenziale per combattere le giornate estive più calde, senza ricorrere necessariamente all’installazione dei più costosi condizionatori.

Di recente un team di ricercatori dell’Università di Sidney (Australia) ha analizzato le conseguenze per la salute umana derivanti dall’utilizzo frequente dei ventilatori. Nell’ambito di questo studio, pubblicato su Annals of Internal Medicine, i ricercatori sono andati a simulare le condizioni ambientali generate da un’ondata di calore per osservare cosa succede, se si utilizza un ventilatore elettrico, alla temperatura centrale (del cosiddetto core) di un individuo e quali ripercussioni può avere sullo stress cardiovascolare, sul rischio di disidratazione e sui livelli di comfort.

Si è osservato che in presenza di grande afa e in presenza di un indice di calore (heat index) di 56 gradi centigradi, i ventilatori elettrici sono realmente capaci di ridurre la temperatura centrale del corpo e lo stress cardiovascolare, oltre ad aumentare il comfort termico. Il team di ricerca ha però anche evidenziato che l’uso del ventilatore può rivelarsi addirittura dannoso in presenza di temperature elevate se il clima è secco (indice di calore di 46 gradi).

Ollie Jay, uno dei ricercatori, ha spiegato: “I nostri risultati suggeriscono che in condizioni ambientali come quelle che si sono verificate nel corso delle ondate di calore verificatesi negli Stati Uniti e in Europa, sarebbe bene raccomandare l’uso dei ventilatori, mentre le linee guida pubblicate dalla maggior parte delle autorità sanitarie appaiono dunque inutilmente conservative. E’ solo in presenza temperature estremamente alte, con umidità ambientale molto bassa che l’uso dei ventilatori può risultare dannoso; ma queste condizioni si verificano sono in località qualità Phoenix e Las Vegas negli Usa e Adelaide in Australia”.

Il gruppo di ricercatori in questione sta anche valutando, in alternativa, alcuni farmaci come misure anti-caldo, per consigliarli eventualmente in presenza di un’ondata di calore.

Continua a leggere su Fidelity News