In questi mesi in cui l’umanità si è trovata ad affrontare la più grave crisi sanitaria dell’ultimo secolo, abbiamo appreso che il Coronavirus incrementa il tasso di mortalità tra i contagiati affetti da malattie pregresse. Sotto questo punto di vista, una delle patologie più temibili da tenere sott’occhio è rappresentata dal diabete.
Chi ne è affetto dovrebbe prestare molta più attenzione alle regole sul distanziamento sociale, perché qualora dovesse entrare in contatto con il virus, potrebbe aumentare fino a 12 volte il rischio di morte. A suggerirlo è uno studio condotto presso il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, che dopo aver analizzato le statistiche che hanno per oggetto i decessi da COVID-19, ha identificato quali patologie incrementano il tasso di mortalità.
Come riferito dal portale MedicalXpress che ha citato i risultati di questa ricerca, i diabetici sono a tutti gli effetti una categoria molto più vulnerabile, in quanto hanno anche dimostrato di aver sei volte più bisogno del ricovero in ospedale. Alla luce di questi dati, si può concludere che dopo le malattie cardiovascolari, tra coloro che sono stati infettati dal Covid-19 il diabete è al secondo posto per gravità delle complicazioni.
Come affermato da Prakash Deedwania, scienziato dell’University of California di San Francisco, il motivo è da ricondurre al livello incontrollato di glucosio nel sangue, circostanza che indebolisce il sistema immunitario. Non da ultimo bisogna poi considerare che chi è diabetico, spesso può anche avere problemi di peso. In questo caso aggiungendo al diabete il fattore obesità, il Coronavirus darebbe a tutti gli effetti fuoco alla miccia di una miscela esplosiva.
Di conseguenza tutti i diabetici dovrebbero prestare maggior attenzione ai livelli di zucchero nel sangue, mantenendo allo stesso tempo uno stretto contatto con il proprio medico di riferimento, specie se alla malattia di accompagna obesità o altre patologie pregresse.