Indubbiamente la ricerca del Cancer epidemiology and genetics del national cancer institute, pubblicato sul Journal of national cancer institute, farà felici gli abitudinari del caffè. Gli studiosi hanno fatto una scoperta importante: 4 tazze di caffè al giorno terrebbero lontani i tumori maligni della pelle.
In pratica, per 10 anni, sono stati seguiti 2 gruppi di persone di pelle bianca e non ispanica (campione Americano). Questi due gruppi sono partiti inizialmente con le stesse caratteristiche: sesso, peso, benessere fisico e via dicendo.
Al primo gruppo è stato somministrato caffè per 4 volte al giorno, mentre al secondo gruppo no. Dopo un periodo lungo 10 anni, si è dimostrato come il gruppo che assumeva caffè per 4 volte al giorno aveva sviluppato la possibilità di avere un tumore maligno alla pelle inferiore di quasi il 20% rispetto al secondo gruppo.
Lo studio, inoltre, ha dimostrato che tale “copertura” da parte del caffè vale solo per i tumori più avanzati, visto che per i tumori 0, quelli cioè circoscritti alla pelle di una zona, bere o meno caffè non ha particolarmente influito.
Da tenere in considerazione anche un altro elemento importante. E’ stata dimostrata una differenza sostanziale tra caffè classico e quello decaffeinato, questo ultimo infatti non avrebbe le stesse capacità protettrici del caffè con la caffeina. Chiaramente, l’assunzione di caffè, portato a 4 tazze giornaliere, non deve far pensare di poter esagerare o che per tutti possa andare bene, visto che lo studio chiarisce come chi soffra di pressione alta, di insonnia o di ulcere, dovrebbe diminuire la sua assunzione, nonostante questi dati positivi per il tumore della pelle.
Certamente, i dati parlano molto chiaro e sono decisamente espliciti: su 447.357 persone testate e un follow-up durato ben 10 anni, sono stati evidenziati 2.904 casi di melanoma maligno, che risulta essere il quinto tumore più comune negli Stati Uniti, dove nel 2013 è stato causa di 9500 decessi. Il caffè ha avuto un ruolo fondamentale per circa il 20% dei soggetti esaminati, diminuendo di gran lunga il rischio di tumore.
Considerando tali dati, è chiaro come tale scoperta sia stata decisamente importante anche per il futuro.