I virus hanno una vita sociale: lo conferma uno studio

Una ricerca effettuata sui batteri ha dato dei risultati inaspettati e per caso è stato scoperto il modo in cui i virus comunicano tra loro. Si tratta di esseri sociali.

I virus hanno una vita sociale: lo conferma uno studio

Un genetista di nome Rotem Sorek ha deciso di infettare dei batteri con alcuni virus, per studiarne il comportamento. Dopo un po’ di tempo, insieme agli altri ricercatori del Weizmann Institute of Science di Rehovot hanno controllato i flaconi ed hanno scoperto che mentre i batteri erano “asociali”, i virus parlavano tra loro in un linguaggio “molecolare”, ovvero uno scambio di informazioni che solo i virus possono capire.

Questa scoperta casuale potrebbe cambiare il modo di vedere il comportamento dei virus perché questi ultimi sono dotati di una specie di meccanismi di sorveglianza che consentono loro di capire quando riposare o quando attaccare in base alla presenza delle vittime.

I virus parlano tra loro

La ricerca ha mostrato che quando un virus infetta, emette una proteina chiamata peptide che rappresenta il messaggio verso i suoi simili che li informa di aver trovato la vittima. Quando invece più virus infettano, si diffondono più “messaggi” simili mettendo alle strette le prede. La scoperta ha mostrato che le tattiche pianificate dai virus non dipendono dai segnali batterici, il che ha portato alcuni ricercatori a chiedersi se finora alcuni risultati sarebbero stati “falsati” da una cattiva concezione della comunicazione tra virus.

Trovare il modo di captare il loro linguaggio consentirebbe di trovare il trattamento per malattie come il cancro o altre infezioni molto gravi. La cosa interessante è che questa scoperta è avvenuta per puro caso, perché si voleva studiare il comportamento dei batteri se attaccati dai virus e non il contrario. 

Proprio il mese scorso, ad esempio, alcuni ricercatori hanno visto la possibilità di utilizzare virus geneticamente modificati per affrontare le infezioni batteriche. A questo punto bisogna aspettare ancora un po’ di tempo, perché potrebbero essere necessari mesi, o forse anni, per poter vedere delle nuove scoperte rese possibili dopo aver capito il modo di comunicare dei virus.

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