I prodotti per capelli possono causare carcinomi mammari

Un nuovo studio americano sembra dimostrare l'esistenza di un legame tra l'uso di prodotti per capelli, tinture e prodotti liscianti, e lo sviluppo di carcinomi mammari

I prodotti per capelli possono causare carcinomi mammari

Il carcinoma mammario è attualmente la neoplasia più diagnosticata nelle donne, basta pensare che nel nostro Paese nel 2017 si sono registrati circa 51mila nuovi casi.

Più di una volta è stato ipotizzato un legame tra uso di prodotti per capelli, in primis tinture e prodotti liscianti, e rischio di sviluppare un carcinoma mammario. Queste ipotesi sembrano ora essere più reali alla luce di un recente studio, pubblicato sulla rivista scientifica Carcinogenesis. L’indagine è stata condotta negli Stati Uniti, precisamente a New York, e ha visto la partecipazione di circa 4mila donne (sia bianche che afroamericane), di cui 2.280 con tumore al seno e 2.005 senza tumore.

La ricerca che ha portato alla scoperta

Gli autori dello studio spiegano che tra le donne afroamericane, l’uso di tinture scure è associato ad un incremento del 51% del rischio di tumore mammario. Tra le donne bianche, invece, l’uso di prodotti liscianti è associato a un aumento del rischio del 74%; un rischio che risulta aumentato ancora di più se si utilizza una combinazione di liscianti e tinture.

Ma quale sarebbe, in questi casi, la causa del carcinoma mammario? Probabilmente alcune sostanze potenzialmente cancerogene contenute nei prodotti per capelli come ad esempio le ammine aromatiche, che, se assorbite dall’organismo, potrebbero provocare danni al DNA e favorire l’insorgere di tumori. Gli studiosi non escludono però anche un’altra causa: i prodotti per capelli potrebbero contenere fonti di estrogeni o di sostanze che interferiscono con la regolazione ormonale e un’esposizione elevata agli estrogeni rappresenta un fattore di rischio per il tumore al seno.

C’è un rischio reale in Europa? I prodotti per capelli, prima di essere immessi sul mercato, vengono controllati dalla Ue? L’Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche sottolinea che tutte le sostanze coloranti attualmente in uso sono state sottoposte ad almeno due valutazioni dal Comitato Scientifico di competenza della Commissione Europea. Dunque, come affermato dagli stessi studiosi, saranno necessarie ulteriori indagini al riguardo.

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