I genitori che incentivano i figli autistici a parlare con la PRT sono la miglior terapia esistente

Con la terapia PRT (Pivotal Response Treatment) i bambini autistici hanno iniziato a parlare e compiere addirittura frasi di senso compiuto, iniziando a socializzare con le altre persone.

I genitori che incentivano i figli autistici a parlare con la PRT sono la miglior terapia esistente

Il primo problema che si verifica nei bambini affetti da autismo è che sono meno motivati a socializzare con gli altri. Di solito i genitori istintivamente tentano di aiutarli non riuscendoci. Tuttavia, Grace Gengoux – professore di psichiatria – spiega che con il PRT è possibile aiutare i genitori ad incentivare i propri figli a dialogare. 

La ricerca, secondo quanto riportato da Gengoux, ha mostrato che i bambini dei genitori che hanno usato il PRT, hanno migliorato notevolmente le capacità nel comunicare e nel socializzare. Tra i bambini che hanno partecipato allo studio c’è James, figlio Heidi Pim. Quest’ultima era preoccupata in quanto il figlio non solo è autistico ma presenta anche ritardi nel linguaggio. 

Lo studio sui bambini autistici e l’aiuto dei genitori

Prima del test, Heidi diceva di essere preoccupata perché non sapeva se il figlio avrebbe mai avuto l’opportunità di poter parlare e dunque socializzare. Dopo la ricerca, però, è tutt’altro che preoccupata. Le prime parole della madre di James sono state: “Sono così grata ora di vedere quante parole e frasi conosce. È in grado di parlare in modo chiaro e anche di socializzare, di avvicinarsi alle persone e porre loro domande”.

La ricerca è stata pubblicata per intero sulla rivista Pediatrics. Lo studio è durato sei mesi ed ha visto coinvolti 48 bambini autistici tra i 2 e i 5 anni. Esattamente metà di essi hanno ricevuto il trattamento PRT, mentre gli altri hanno ricevuto il classico trattamento. Per le prime 12 settimane i bambini hanno ricevuto 10 ore settimanali di terapia PRT, effettuata da un terapista addestrato, ed i loro genitori hanno ricevuto una formazione per un’ora alla settimana su come utilizzare le tecniche di trattamento durante le interazioni quotidiane con i propri figli.

La tecnica PRT consiste nel fatto che il terapista vede ciò a cui il bambino è interessato e usa quel determinato oggetto per incentivarlo a parlare. Un esempio: se James era interessato ad un’auto, il padre gliene mostrava una e lo incentivava a dire “auto”. Nel momento in cui riesce a pronunciare la parola, il bambino viene premiato. Le altre 12 settimane le ore di trattamento alla settimana sono scese a 5, mentre i genitori sono stati istruiti con lezioni mensili, anziché settimanali. I bambini inizialmente hanno imparato a pronunciare parole singole e poi combinarle tra loro.
Oggi James ha 8 anni e frequenta normalmente la scuola. Quando torna da scuola ora dice “Mamma, mi sei mancata” e non si limita solamente a toccarla e piangere.

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