I 20 dolori fisici più forti che un essere umano possa provare

I dolori più acuti e i mali fisici più intensi sono stati inseriti in una lista stilata dall'inglese National Health Service. Ecco quindi quali sono i dolori più forti.

I 20 dolori fisici più forti che un essere umano possa provare

La soglia del dolore non è uguale per tutti, ogni individuo sopporta e percepisce in maniera diversa il dolore, c’è chi è molto sensibile e chi invece riesce a sostenere grandi dolori senza troppi sforzi. Nonostamte questa soggettività nell’affrontare situazioni dolorose, il National Health Service britannico ha riconosciuto delle condizioni fisiche che possono obiettivamente essere riconosciute da tutti come dolorose. In questa ricerca-sondaggio, hanno potuto stilare una lista (non in ordine crescente) dei mali fisici che provocano i dolori più intensi.

Herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio): si tratta di una malattia infettiva causata dalla riattivazione del virus della varicella. Causa sfoghi cutanei con comparsa di macchie rosse, che diventano poi vescicole o bolle. L’area colpita è dolorosa e pruriginosa. In genere il dolore rimane per diversi mesi dopo la cura delle lesioni cutanee. 

Cefalea a grappolo: è uno dei tipi di cefalea più dolorosi e si manifesta con attacchi di feroce dolore che colpisce un lato della testa, spesso avvertito intorno all’occhio. Gli episodi iniziano senza preavviso. Il dolore è lancinante ed è spesso descritto come una tagliente, bruciante o penetrante sensazione su un lato della testa. Spesso il dolore è così intenso da spingere il soggetto a gesti estremi come sbattere la testa sul muro.

Spalla bloccata: è una condizione invalidante e dolorosa che affligge questa articolazione. I pazienti che ne soffrono lamentano rigidità articolare con limitazione dei movimenti e dolore, ma senza segni di infiammazione. Il dolore è solitamente acuto e piuttosto intenso, spesso associato a gonfiore e localizzato soprattutto nella parte superiore esterna della spalla. 

Ossa rotte: nessuna frattura è dolorosa come la rottura di una o più costole. Oltre al fatto di non poter essere ingessati, avere una costola rotta vuol dire provare un dolore acuto e quasi insopportabile ogni volta che si respira.

Sindrome dolorosa regionale complessa: condizione dolorosa della regolazione vaso-motoria e deficit motori.I sintomi comprendono un dolore continuo anche per stimoli tattili lievi, sproporzionato rispetto all’evento traumatico iniziale, accompagnato da edema, cambiamenti dell’aspetto della cute con alterazioni nella sudorazione e degli annessi cutanei nella zona. 

Attacco di cuore: la maggior parte degli attacchi di cuore causa una fitta al centro del petto che dura per pochi minuti o scompare per poi ripresentarsi. Il dolore può consistere in un senso di pressione, fitte al cuore, dolori e senso di gonfiore.

Ernia del disco: il dolore si modificherà a seconda della zona affetta. Nell’area lombare si verificano i sintomi tipici di lombalgia e sciatica. Nel dorso, vi potrebbe essere un’estensione del dolore a tutto il torace, tanto da simulare le sensazioni tipiche dell’infarto miocardico. Nelle cervicali, l’ernia può provocare rigidità, mal di testa, disturbi alla vista, torcicollo e vertigini. 

Cancro: il dolore dovuto al cancro è acuto quando è provocato dalle conseguenze immediate di un intervento, o cronico quando il sintomo tende a persistere per mesi in relazione all’andamento della malattia e delle cure. Episodi significativi di dolore che sfuggono al controllo di una terapia sono definiti breakthrough pain, o “dolore da sfondamento”.

Artrite: l’artrite è una malattia cronica che provoca dolore, tumefazione e rigidità articolare con limitazione del range del movimento e della funzione delle articolazioni. 

Emicrania: si tratta di dolori che limitano moltissimo la libertà delle persone che ne soffrono. Molto spesso non riescono ad alzarsi dal letto e sono costrette a rimanere sdraiate al buio, aspettando che l’attacco passi.

Sciatica: forte dolore che si avverte a partire dalla zona lombare (lombalgia) per poi scendere provocando disturbi in alcuni casi fino al piede. La sensazione dolorifica può essere bruciante, simile a una scossa elettrica, con fitte pungenti o lancinanti a intermittenza. 

Calcoli renali: causano un dolore intenso ed improvviso che compare al fianco costringendo il paziente a piegarsi su se stesso. Il dolore tende ad irradiarsi anteriormente e a scendere in basso verso l’inguine; qualche volta le coliche si associano a dolore testicolare o al grande labbro nella femmina. Possono comparire ulteriori sintomi come il bisogno frequente di urinare ed il bruciore; a tutti questi segni possono associarsi altri disturbi come la nausea, il vomito.

Appendicite: dolore addominale, improvviso, in grado di indurre al risveglio durante la notte. Inizia vicino all’ombelico e continua più in basso e verso destra. È un dolore nuovo e diverso da ogni altro dolore avvertito prima d’ora, peggiora nel giro di poche ore e aumenta d’intensità muovendosi, facendo profondi respiri, tossendo o starnutendo. 

Nevralgia del trigemino: attacchi dolorosi improvvisi e lancinanti, simili a volte a una scossa elettrica, che di solito si avvertono su un lato della mascella o della faccia. Il dolore può anche coinvolgere entrambi i lati del viso, ma non allo stesso momento.

Pancreatite: si manifesta con un forte dolore nella parte superiore dell’addome, irradiato alla schiena e spesso associato a nausea, vomito, sudorazione e febbre. 

Gotta: improvvisa comparsa di dolore intenso,rossore, gonfiore e calore nell’articolazione colpita,aumento della sensibilità (la coperta sul piede diventa insopportabile).

Endometriosi: il dolore fisico è insopportabile ma anche il dolore psicologico lo è altrettanto. Con l’endometriosi si hanno dolori al basso ventre, dolori mestruali, nausea e vomito e molte donne non riescono ad avere figli. 

Ulcera allo stomaco: dolore epigastrico improvviso, seguito da segni e sintomi di addome acuto. Dolore fortissimo, come una pugnalata, addome di consistenza dura, lignea, a tavoletta, nausea, vomito, sudorazione, tachicardia, polso debole ed assunzione della posizione rannicchiata su di un fianco.

Fibromialgia: sindrome dolorosa cronica a carico dell’apparato muscolare con rigidità in numerose sedi dell’apparato loco-motore con diagnosi spesso dopo circa 7 anni dall’esordio. La dolorabilità è a carico di punti caratteristici con aggravamento legato a degli stress emotivi, variazioni climatiche e dell’attività fisica. E’ costante l’alterazione del ritmo sonno-veglia così che al risveglio il paziente si sente stanco e di cattivo umore. 

Dolore post operatorio: è un tipico dolore acuto direttamente correlato a un danno tissutale, insorge rapidamente e ha durata limitata nel tempo.

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