HIV: in Argentina il 30% delle persone affette ignora il virus

Nonostante il test di screening per l'HIV sia gratuito e anonimo, in Argentina il 30% delle persone che hanno contratto il virus lo ignora e arriva alla diagnosi tardivamente quando ormai la terapia antivirale non è in grado di produrre i suoi benefici effetti

HIV: in Argentina il 30% delle persone affette ignora il virus

Come ogni 1 dicembre di ogni anno, ricorreva ieri la Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS, epidemia che continua ancora oggi a mietere troppe vittime in tutto il mondo.

In alcuni Paesi in via di sviluppo la trasmissione del virus procede a ritmo allarmante: in Argentina secondo un articolo del quotidiano la Nacion, ogni anno oltre 5000 persone contraggono il virus e circa 1500 persone muoiono per patologie associate alla sindrome da immunodeficienza umana, che appunto colpisce i linfociti, ossia le cellule incaricate di proteggere l’organismo dalle malattie.

Il dato sconcertante è che molte persone che sono affette dal virus semplicemente lo ignorano. Il 30% degli argentini che convivono con l’HIV non lo sanno; è stato stimato che esse siano complessivamente 110 mila. Tutto ciò accade nonostante il test di screening sia gratuito e anonimo in tutti gli ospedali del paese e la terapia antivirale sia interamente a carico del sistema sanitario pubblico.

In Argentina 3 persone su 10 convivono con il virus HIV senza saperlo e purtroppo capita spesso che se ne rendano conto quando ormai il sistema immunitario è eccessivamente debilitato e la terapia non è in grado di ottenere i benefici attesi. Secondo quanto riportato nel Bollettino Epidemiologico del mese di dicembre 2014 il 30,7% degli uomini e il 23,2% delle donne scoprono di aver contratto il virus quando l’infezione ha ormai raggiunto uno stadio avanzato. La diagnosi tardiva compromette la possibilità di tenere sotto controllo l’infezione; per questo nonostante i passi in avanti compiuti nella lotta contro l’HIV, in Argentina il numero di decessi per sindrome da immunodeficienza acquisita non accennano a diminuire.

Per quanto riguarda l’età delle persone che contraggono il virus, in Argentina negli ultimi anni si è registrato sia un aumento di contagi negli over 45, come conseguenza del fatto che le stesse persone di questa fascia d’età non si considerano a rischio e al tempo stesso anche il sistema sanitario non le inquadra come tali, sia un aumento dei casi di trasmissione verticale, ossia tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto o durante l’allattamento.

Per tentare di combattere questi dati allarmanti in Argentina esistono 3777 distributori di preservativi: sono oltre 2 milioni i profilattici distribuiti in un mese, 651 centri di screening dipendenti dallo Stato presso ognuno dei quali ogni cittadino può chiedere che venga analizzata la sua situazione rispetto al virus.

Da 15 anni è stato istituito, inoltre, un numero gratuito al quale si può chiamare per qualsiasi domanda relativamente all’argomento HIV.

 

 

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