Giornata Mondiale della Salute Mentale: sei tu la tua priorità

A seguito della pandemia, e come conseguenza di essa, i disturbi di natura psicologica sono esponenzialmente aumentati, eppure questo tema è ancora ritenuto vergognoso e se ne parla troppo poco; per questo motivo nasce la Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Giornata Mondiale della Salute Mentale: sei tu la tua priorità

Dal 1992, il 10 Ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute, un’occasione fondamentale per soffermarsi a riflettere sull’importanza di un tema tanto essenziale quanto sottovalutato, soprattutto in Italia.

In Italia, secondo quanto riportato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, l’AIFA, ci sono circa 3 milioni di persone che soffrono di depressione e nel corso del 2020 circa il 6,5% degli italiani, ossia più di 3 milioni e 850mila nostri concittadini, ha dovuto ricorrere a farmaci antidepressivi. Si è registrato un aumento del 6,6% di farmaci ipnotici e ansiolitici, le benzodiazepine anche a causa della depressione da Covid-19.

La pandemia ha quindi nettamente peggiorato i quadri clinici della maggior parte degli italiani, eppure, ancora poco se ne parla: troppo poco infatti si parla di queste altre conseguenze dell’epidemia che sono importanti tanto quanto quelle economiche e monetarie, poco si parla e si discute di quanto l’isolamento abbia influito negativamente sul benessere psicofisico delle persone, poco si discute dell’aumento esponenziale dei disturbi alimentari all’interno della componente adolescenziale.

La pandemia ha rivelato le nostre fragilità di esseri umani e negli individui già fragili le ha enfatizzate portandole alle più estreme conseguenze.

L’istituzione di giornate come queste è fondamentale per ricordare e sensibilizzare verso tematiche ancora troppo bistrattate e considerate inutilmente “taboo”, sono fondamentali per rasserenare e circondare di affetto e vicinanza quanti invece percepiscono il loro malessere psicologico come una condizione di unicità e come causa di vergogna.

Il benessere mentale è un presupposto indispensabile per una realizzazione personale e professionale, condiziona la propria sfera emotiva ma anche quella di coloro che ci circondano, impedendo di costruire relazioni stabili e abitudini durature, rendendo l’interessato un vero e proprio antagonista della propria vita, un osservatore passivo della propria esistenza.

Se vogliamo che le cose cambino dobbiamo essere protagonisti del tempo che scorre, riscoprire la nostra salute e non dimenticare che non si è mai soli.

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